Chiellini: “Balotelli? Siamo tutti importanti, ma nessuno indispensabile”
Giorgio Chiellini getta acqua sul fuoco. Il difensore della Juventus e della Nazionale ha affrontato con piglio deciso una delle tante polemiche degli ultimi giorni, legata alla convocazione di Mario Balotelli. Molti addetti ai lavori, infatti, hanno storto il naso: il pessimo rendimento dell'attaccante (nove partite e zero gol in Premier League), e le solite polemiche legate allo sponsor Puma, che paga anche una grossa fetta dell'ingaggio di Antonio Conte, hanno fatto presto a far passare la sua convocazione come "immeritata". Se a questo si aggiungono le polemiche dell'ultimo Mondiale, dove si parlava di una "rottura" tra Balotelli ed i "senatori", il cerchio è chiuso.
Ma per Giorgio Chiellini non ci sono problemi di sorta. "Con Mario non c'era nulla da ricurire dopo il Mondiale", ha spiegato il numero tre della Juventus, "non c'è stato alcun confronto con lui perché non ce n'era bisogno. Quando entri nello spogliatoio della Nazionale, ti metti in automatico al servizio della squadra, poi decide l'allenatore". Insomma, nessuna polemica. Soprattutto verso Balotelli. "Finora ha lavorato bene, ed è questo quello che conta", ha chiosato ancora Chiellini, "per noi conta solo la squadra, per voi magari conta quante volte starnutisce, va in bagno, telefona alla madre o alla fidanzata.. noi vogliamo vincere domenica contro la Croazia e questo lo si fa tutti insieme", ha concluso Chiellini, "tutti sono importanti e nessuno è indispensabile o più importante degli altri".
Per Antonio Conte però le scelte sono apparse però un po' condizionate da diversi fattori. Dallo stato di forma di alcuni giocatori, dagli infortuni, dal mancato ritardo generazionale. L'infortunio di Lorenzo Insigne taglia fuori per i prossimi sei mesi l'esterno Azzurro, che dovrà lavorare durissimo per tornare in condizione ed inseguire una maglia per Euro 2016. Stesso discorso per Riccardo Montolivo, ancora k.o., ma è in difesa il vero problema: senza Astori, Barzagli e Bonucci, la convocazione di Moretti ha provato a tamponare il "buco" venutosi a creare tra infortuni e squalifiche. Ma è inevitabile che questo salti facilmente agli occhi "Non so con precisione da cosa dipenda", ha spiegato Chiellini, "ma in effetti manca un ricambio generazionale tra gli 87-88 ed i 94-95 c'è un buco che purtroppo non è stato colmato".
