Chiambretti ricorda: “Mi finsi Minà, Maradona mi aprì seminudo”
Tutte le grandi squadre hanno tifosi d'eccezione, personaggi illustri, prime donne del mondo dello spettacolo, della tv, della politica. E a questa legge non si sottrae nessuno. Nemmeno la prossima avversaria dell'Inter, il Torino, che vanta tra gli altri anche Pietro Chiambretti tra i suoi più accalorati fan. E proprio l'autore, conduttore e comico televisivo si è lasciato andare in aneddoti con il mondo del calcio che ha vissuto e vive appena può da vicino, non soltanto per motivi professionali, ma passionali.
Un rapporto ovviamente sopra le righe quello tra Chiambretti e il mondo della pedata che ha potuto constatare la verve e l'ironia del conduttore, tifoso sfegatato della Torino granata, quella antagonista alla Juventus, che da sempre deve patire la convivenza con la Vecchia Signora che non conosce ostacoli né avversari soprattutto in città. Ma che invidia da sempre lo spirito che anima la parte granata del tifo, che si riversa in campo e nel modo di vivere il calcio in un costante appassionato e unico approccio.
Proprio alla vigilia della sfida di San Siro che potrebbe tracciare una nuova era nerazzurra – in caso di sconfitta non ci sarebbero più alibi per il tecnico dell'Inter Frank de Boer – Chiambretti ha raccontato anche vari aneddoti alla Gazzetta. Tra i più curiosi e divertenti quelli dedicati a due grandi icone del calcio internazionale che in Italia hanno scritto pagine memorabili: Van Basten e Maradona.
Cominciando dal Pibe de Oro ai tempi del Napoli, Chiambretti sciorina il ricordo di una curiosa scena che ha avuto protagonista proprio Diego Armando Maradona: "Nel ritiro del Napoli una volta ho bussato alla porta del fuoriclasse argentino – ricorda il comico – fingendo di essere Gianni Minà. Quando ha aperto la porta era nudo. L’ha richiusa subito". Nei ‘tranelli' di Pierino la peste finì anche il Cigno rossonero, Marco Van Basten leader indiscusso del Milan degli Olandesi: "Per i giocatori di quegli anni ero un marziano. Ricordo che una volta ci siamo introdotti nell’albergo del Milan, a Torino. Per primo mi sono ritrovato davanti Van Basten, in ascensore. Gli ho detto: ‘Sa che lei ha i piedi a banana?'. ‘Le banane mi piacciono molto', ha risposto".