Chi ha l’attacco più letale? Juve più concreta del Napoli. Inter e Milan, quanti sprechi!
Quali sono gli attacchi più letali d’Italia? Essere concreti sotto porta è di sicuro uno dei maggiori pregi che una squadra può avere, perché alla fine per vincere le partite bisogna segnare. Proprio per questo siamo andati ad analizzare quali sono dopo sette giornate di Serie A le compagini che hanno sfruttato meglio le occasioni create. Per stilare una classifica abbiamo preso in esame i tiri totali (nello specchio e non) fatti fin qui dai singoli team e li abbiamo incrociati con il numero di reti realizzate: in questo modo ne viene fuori la percentuale di conversione in gol che ci permette di stilare la graduatoria degli attacchi più cinici d’Italia.
La Juventus è la squadra più concreta d’Italia
Al primo posto di questa classifica c’è la Juventus di Massimiliano Allegri che in questi primi 7 turni di campionato ha avuto un tasso di conversione in gol del 24,4%. Higuain e compagni infatti hanno calciato verso la porta avversaria 82 volte (centrando lo specchio in 45 occasioni) segnando fin qui 20 reti. Un dato questo di molto superiore a quello fatto registrare dagli stessi bianconeri durante la scorsa Serie A nella quale i piemontesi hanno tradotto in marcature il 17,5% delle chance procuratesi.
Napoli da record
Alle spalle dei Campioni d’Italia in carica c’è l’attuale capolista in solitaria del campionato. Di fatti, in seconda posizione di questa speciale graduatoria troviamo il Napoli di Maurizio Sarri che, se pur ha fin qui segnato di più rispetto ai bianconeri, ha un tasso di conversione pari al 23,6% dato il maggior numero di tiri effettuati in queste prime 7 giornate di Serie A: 106 conclusioni di cui 68 nello specchio della porta avversaria. Mertens e soci, ad oggi miglior attacco della Serie A, avendo una maggior concretezza sotto porta potrebbero dunque addirittura incrementare la già impressionante media di 3,7 segnature a partita.
La concretezza fa volare la Lazio
Chiude il podio di questa classifica la Lazio di Simone Inzaghi. I biancocelesti nelle prime 7 gare del torneo hanno infatti trasformato in gol il 22,1% delle occasioni create. Una percentuale molto alta quindi anche per Immobile e compagni frutto delle 19 marcature realizzate a fronte degli 86 tiri effettuati verso la porta avversaria (centrata in 46 circostanze).
Roma nel segno della continuità
In quarta posizione si affaccia la Roma di Eusebio Di Francesco. I giallorossi in questo primo scorcio di Serie A (nel quale hanno disputato solo 6 match dato che quello della terza giornata in casa della Sampdoria è stato rimandato per il maltempo) hanno messo in cascina 14 segnature fatte su 72 conclusioni effettuate dai vari Dzeko, Perotti, El Shaarawy o Nainggolan (36 delle quali finite nello specchio della porta) per un tasso di conversione in gol del 19,4%, di un punto percentuale superiore a quello ottenuto nello scorso campionato dalla stessa Roma allenata da Luciano Spalletti.
Gasp e Miha fanno meglio di Spalletti
L’allenatore di Certaldo si mantiene invece sugli stessi livelli mantenuti con i capitolini durante la scorsa stagione, infatti la sua Inter in questi primi 7 turni di campionato ha trasformato in rete il 18,2% dei 77 tiri scagliati dai suoi uomini (47 in porta). Un risultato che in questa graduatoria piazza i nerazzurri al settimo posto alle spalle anche del Torino di Sinisa Mihajlovic (19%) e dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini (18,8%).
Anche la Spal è più concreta del Milan
Male invece il Milan di Vincenzo Montello che nelle prime 7 giornate ha fatto registrare un tasso di conversione in gol del 12% che lo colloca in dodicesima posizione nella classifica delle squadre più concrete in questo avvio di Serie A. I rossoneri dunque fanno peggio anche di Udinese (16,7%), Sampdoria (14%), Spal (13%) e Chievo Verona (12,2%), piazzandosi davanti solo a squadre che lottano per obiettivi minori rispetto a quelli imposti dall’esoso mercato fatto dai meneghini, come la Fiorentina (11,6%) o il Bologna (10,3%), oltre alle compagini impegnate nella lotta salvezza come Cagliari (8,2%), Genoa (7,9%), Crotone (6,3%), Sassuolo (6,3%), Verona (4,6%) e il fanalino di coda, anche in questa classifica, Benevento (2,7%).
