Non basta l’acquisto di Cristiano Ronaldo, gli assalti a Godin e il fantomatico ritorno di Pogba a frenare la fame di acquisti della Juventus per la prossima stagione. La società bianconera sta creando una squadra forte, ambiziosa e soprattutto equilibrata in ogni reparto, che sappia gestire al meglio (come già fatto lo scorso anno e non solo) tutte le competizioni dal punto di vista degli uomini. Servono rinforzi e possibilmente non per forza con esperienza, ma anche giovani da valorizzare eventualmente in futuro o da far crescere al meglio proprio con il supporto dei più grandi. E’ il caso di Rhian Brewster, attaccante inglese classe 2000 che proprio lo scorso aprile ha compiuto 18 anni.

Di proprietà del Liverpool, Brewster è considerato come la punta futura della Nazionale inglese o magari il sostituto ideale di Harry Kane un domani che il capitano della Nazionale dei Tre Leoni dovesse lasciare. La società bianconera sta premendo molto per soffiarlo ai ‘Reds’, ma non sarà così facile. Con la nuova politica adottata dalla società inglese, in cui i giovani sono al centro del progetto, Brewster, a meno di clamorose offerte, rimarrà aggregato al Liverpool. Ma fino a che punto può spingersi la Juventus? Conosciamo meglio il giovane Rhian e capiamo meglio perchè i campioni d’Italia insistono tanto per averlo.

La guida di McManaman per la sua crescita

Partiamo subito dai dati anagrafici, perchè quasi come un ‘pesce d’aprile’, Rhian è nato proprio il primo aprile del 2000 ed è alto un metro e 80. Non è trascorso molto tempo da quando gli osservatori inglesi hanno cominciato a notare le sue enormi potenzialità. Brewster ha infatti subito iniziato a giocare sui campi londinesi della Chadwell Heath Primary School. Ma a notarlo per primi, a soli sette anni, sono stati gli osservatori del Chelsea che non hanno potuto ammirare con quanta disinvoltura il ragazzo si muovesse davanti alla porta segnando gol come se fosse una cosa normale.

Ma evidentemente la strada dei ‘Blues’ non era quella giusta e allora ecco che è stato portato al Liverpool direttamente da Michael Beale, l’allenatore che lo aveva già seguito nelle giovanili dei Blues. A Melwood, nel centro sportivo del Liverpool, il suo primo tecnico è stato Pep Lijnders, ma più avanti ha avuto come maestro anche quello Steve McManaman che è stato prima ex ala dei Reds e poi del Real Madrid capace di farlo crescere molto soprattutto dal punto di vista del carattere.

I numeri con le squadre giovanili del Liverpool e con la Nazionale

Un carattere che ha poi mostrato subito in campo dalla stagione 2016/2017 quando ha cominciato a giocare con la maglia degli Under 18 dei Reds. In ben 11 presenze ha infatti realizzato subito 5 gol e 4 assist. Il primo sigillo assoluto è arrivato il 10 settembre del 2016 nella vittoria 1-0 del Liverpool contro lo Stoke City, poi successivamente le reti anche a Middlesbrough e Manchester United. Numeri e gol che hanno fatto subito strizzare gli occhi alla dirigenza inglese che ha poi potuto ammirarlo anche in Premier League 2 dove ha messo a segno 3 gol e 1 assist in 8 presenze.

Il suo nome ha dunque cominciato a circolare consolidandosi poi successivamente nella stagione 2017/2018 quando prima in Youth League e poi in Premier League 2, ha timbrato per 6 volte il cartellino totalizzando anche 7 assist. Di lui ormai, si parla già come la nuova stella del calcio inglese.

La Nazionale inglese e quel Mondiale Under 17 vinto grazie a lui

Ma le sorprese relative ai gol di Brewster non sono di certo finite. Già, perchè tolta la maglia del Liverpool per un po’ di tempo, il giovane Rhian ha avuto subito l’onore di vestire quella della Nazionale che ha onorato subito facendosi notare in un batter d’occhio. Con i Tre Leoni ha infatti messo a segno 24 gol in 28 partite. Ma l’exploit maggiore l’ha avuto con la maglia dell’Inghilterra Under 17 con cui ha segnato 23 marcature.

Con l’Under 17 ricorderà sicuramente il viaggio in India, a Calcutta, dove lo scorso anno ha regalato alla nazionale baby il Mondiale e ha vinto anche il titolo di capocannoniere (otto reti in sei gare). Non è di certo una sorpresa se dopo una sola stagione adesso tutti parlano di lui. Il suo modello? Luis Suarez, che faceva innamorare tutti ad ‘Anfield Road’ prima di sposare il Barcellona. Il Liverpool, senza rimpianti per la partenza del ‘Pistolero’, potrebbe dunque abbracciare il suo erede magari in Premier League già da questo campionato.

Klopp è già pazzo di lui!

Si, perchè Klopp lo apprezza tanto e già nel 2016  lo ha utilizzato in occasione di un’amichevole con l’Accrington Stanley. Un motivo in più per rendersi conto che il ragazzo non è di certo passato inosservato agli occhi del Liverpool dei grandi. Una punta che piace molto al tecnico tedesco che vede in lui tutte quelle caratteristiche adatte al gioco corale che desidera far vedere in zona offensiva: dinamismo, zero egoismi, lavoro per i compagni e bravura nelle sponde dove Brewster trova spesso il lampo giusto per mandare in porta anche chi arriva da dietro.

Abilissimo sui calci piazzati. Insomma, un attaccante che, a giudicare dai numeri e dagli apprezzamenti dei grandi, sembra essere già pronto per poi debuttare in Premier. Un debutto che Klopp gli stava per far compiere nel 2016, precisamente il 23 aprile, contro Crystal Palace, ma il golden boy è rimasto in panchina.

La Juventus non vuole farsi sfuggire l’occasione

E allora ecco che a volerlo far debuttare per la prima volta in un campionato maggiore c’è la Juventus. Il club bianconero vorrebbe mettere a segno l’ennesima operazione alla Pjaca per intederci (sperando che le sorti poi non siano le stesse del croato), quindi un attaccante di scorta giovane alla Rashford che possa essere utilizzato magari a gara in corso e spaccare la partita in un momento di necessità.

Un’operazione che dunque, secondo quanto riportato dal ‘Sun’, vedrebbe il club bianconero seriamente sulle tracce del centravanti classe 2000 di proprietà del Liverpool, con cui ha interrotto clamorosamente le trattative per il rinnovo. Il giocatore campione del Mondo con l’Inghilterra under 17 però, è seguito anche dal PSG che però sembra aver perso l’appeal di qualche tempo fa. E allora ecco l’occasione giusta per Marotta e Paratici di mettere a segno l’ennesimo colpaccio.