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Chi è il nuovo allenatore della Juventus dopo l’addio di Allegri

Tanti i nomi ma un semplice bivio: o puntare sull’esperienza, la caratura internazionale e il palmares oppure scegliere una scommessa con cui iniziare a vincere insieme. Nel primo caso resta forte il nome di Conte, insieme a Pochettino. Nel secondo caso spunta Sarri, tallonato da Simone Inzaghi e Giampaolo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Giorni caldissimi in casa Juventus, dove si sta decidendo il futuro della società sfogliando la margherita delle opzioni per il dopo Allegri. Dopo l'abdicazione (condivisa dal club) da parte del tecnico la panchina dei bianconeri è rimasta senza padrone. Un trono di spade ambito, cercato da molti chi in modo manifesto, chi in silenzio, chi per candidatura d'ufficio. Alla fine ne resterà solamente uno, l'eletto. Perchè siederà sulla panchina più importante d'Italia, da dove avrà l'onore di guidare i campioni in carica e un gruppo di fuoriclasse capitanati da Cristiano Ronaldo.

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I nomi? Moltissimi, tra i più disparati. Outsider, vecchie volpi, scommesse. Tutti hanno la soluzione giusta per la Juventus, ma chi deciderà alla fine sarà sempre e solo lui, Andrea Agnelli, coadiuvato nella scelta dal vicepresidente Nedved e qualche altro eletto. Il resto è rumore di sottofondo, non di nemici, ma di possibili amici pronti a votarsi alla causa juventina.

Il tam-tam dei nomi

Al momento, il toto-allenatore è ancora nel suo vivo e come direbbero gli esperti di trading, rappresenta oggi un investimento altamente volatile, con un rally al rialzo o al ribasso a seconda del nome. C'è Maurizio Sarri che sale e con lui le ‘scommesse', come Giampaolo, Simone Inzaghi o Mihajlovic. Poi il calo, con il rialzo di certezze internazionali quali Zidane, Dechamps, Mourinho, Pochettino, Conte. E via di seguito in una alternanza che appare incontrollabile.

Il bivio bianconero: o esperienza o scommessa

In tutto ciò, alla fine, la scelta si riduce ad un bivio: o si punta il dito su una ‘scommessa' che può iniziare a vincere a braccetto con la Juventus oppure si punta ad un nome importante, con un passato e una carriera all'altezza di poter allenare i vari Cristiano Ronaldo, Dybala, Chiellini, Bonucci. E qui sta il nodo da sciogliere.

Il primo caso: la scommessa da vincere

MAURIZIO SARRI – Nella prima ipotesi è forte il nome di Maurizio Sarri, reduce da un anno di alti e bassi in Inghilterra alla guida del Chelsea ma che gli ha permesso di scrollarsi di dosso il passato napoletano. E' un allenatore che piace per idee e gioco, non si può dire però che sia un vincente. Almeno finché non si giocherà la finale di Baku in Europa League: un successo sull'Arsenal potrebbe venire considerato l'era di un nuovo inizio, anche in bianco e nero.

La carriera di Maurizio Sarri
La carriera di Maurizio Sarri

SIMONE INZAGHI – Dietro all'ex Napoli, c'è Simone Inzaghi. Altra scommessa che ha fatto bene in Capitale dove ha già vinto qualcosa (l'ultima Coppa Italia ne è la conferma) e che ha mostrato capacità importanti come saper resistere alle pressioni (Lotito e la piazza sono asticelle difficoltose da superare) e di avere una costanza di rendimento e idee.

I successi di Simone Inzaghi
I successi di Simone Inzaghi

SINISA MIHAJLOVIC e MARCO GIAMPAOLO – Più defilati ecco chi non ti aspetti, come i nomi di Mihajlovic che ha resuscitato il Bologna fino a trascinarlo alla salvezza con un turno d'anticipo, o Giampaolo che ha dato prova di essere cresciuto bene – a Genova, sponda Sampdoria – e adesso è anche libero (aspetto non da poco).

Il secondo caso: la mentalità vincente

ANTONIO CONTE – Nella seconda ipotesi, chi guida le file – anche se se ne parla sempre meno – è Antonio Conte. I più vicini al tecnico pugliese giurano che se solo ci fosse una minima possibilità di tornare a Torino, Agnelli se lo ritroverebbe davanti all'uscio con la penna in mano. Nulla da eccepire sulla carriera di Conte, potrebbe essere considerato anche un naturale avvicendamento tra lui e Allegri, che ha già funzionato e potrebbe proseguire.

MAURICIO POCHETTINO – Dietro all'ex di turno, la candidatura forte è anche quella di Pochettino che ha già deciso di salutare il Tottenham, a fine di un ciclo di cinque anni che si sta concludendo con la finale di Champions League. Comunque andrà a Madrid, gli Spurs hanno raggiunto il massimo, di più non si può né si riuscirebbe ad ottenere: è il momento perfetto per ringraziare e salutare. Alla Juventus darebbe un respiro internazionale, una mentalità nuova e  – contrariamente a quanto accaduto a Londra – lavorerebbe su un progetto più che avviato.

La carriera di Mauricio Pochettino
La carriera di Mauricio Pochettino

ZIDANE, DESCHAMPS, MOURINHO – Tra i tecnici esperti, da monitorare con le dovute istruzioni d'uso, i nomi di Mourinho, Deschamps e Zidane. Partendo da Zizou, al momento è blindato al Real Madrid ma gli ultimi accenni da mal di pancia lasciano accesa la fiammela. Non è un mistero che fosse lui il reale sostituto di Allegri ma quando Florentino Perez ha spiazzato tutti esonerando Solari per riassoldarlo in panchina, la Juve non ha potuto fare nulla. Il connazionale Deschamps si è laureato Campione del Mondo con la Francia, di certo non è un perdente, ha un passato importante in bianconero ma un club non lo allena da sette anni e le dinamiche sono particolari rispetto al lavoro di ct. Infine, Mourinho. E' libero, ha vinto, è capace e sa come gestire i campioni. Ma con la Juventus (e i suoi tifosi) ha troppi conti in sospeso.

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