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Chi è Carlo Pinsoglio: 2 scudetti con la Juve da 3° portiere, domenica titolare con la Samp

Carlo Pinsoglio, classe 1990, è il terzo portiere della Juventus. Dopo l’esordio in Serie A dello scorso anno, subentrando al posto di Gigi Buffon nel giorno del suo addio ai bianconeri contro il Verona, sarà titolare a Marassi nell’ultimo match stagionale in casa della Sampdoria. Allegri ha sempre avuto grande stima nei suoi confronti considerandolo come vero uomo spogliatoio.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La vita del terzo portiere, si sa, non è mai stata così semplice. Per qualcuno, restare in panchina a guardare i propri compagni vincere, alzare trofei e sudare per conquistare un obiettivo, può sembrare un compito facile: il massimo risultato con il minimo sforzo, ma invece è diverso. Dai vari Valerio Fiori, che con il Milan ha conquistato la Champions senza mai giocare, fino agi scudetti consecutivi vinti da Carlo Pinsoglio con la maglia della Juventus. Già, proprio lui infatti, sarà affidata la maglia da titolare nell’ultima gara stagionale dei campioni d’Italia a Marassi contro la Sampdoria.

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Szczesny l’ha annunciato titolare ancor prima di Allegri, che al suo saluto definitivo alla Juventus, concederà la passerella finale a Pinsoglio, da sempre uomo spogliatoio di una squadra che ha sempre fatto del gruppo la sua arma migliore. La sua storia, il suo percorso nel mondo de calcio, i cambi di casacca e le soddisfazioni in maglia bianconera, raccontati in questo focus dedicato al terzo portiere può invidiato della Serie A.

Ma chi è davvero Pinsoglio?

Nato a Moncalieri nel 1990, Carlo Pinsoglio deve tutta la sua carriera alla Juventus, appendice di un percorso calcistico che presto l’avrebbe visto calcare diversi campi italiani. Già, perché il club bianconero non si è mai privato di quel giovane ragazzo cresciuto nel settore giovanile della vecchi signora con cui ha vinto, con la squadra Primavera, due tornei di Viareggio nel 2009 e nel 2010.

Il profilo di Pinsoglio (Transfermarkt)
Il profilo di Pinsoglio (Transfermarkt)

Neanche di più esaltante per uno che aveva una voglia matta di dimostrare a tutti come si sentisse già pronto, eventualmente, anche per un salto definitivo in Serie A per giocarsi le sue chance da titolare. Alla Juventus, con Buffon inamovibile, pensarono allora che fosse opportuno girarlo in prestito per fargli fare un pò d’esperienza professionale. Da lì in poi, per Carlo, una lunga serie di cadute e risalite, soddisfacenti e non che però l’hanno fatto maturare in fretta.

Da Vicenza a Modena, quante soddisfazioni

Tutto parte da Viareggio nel 2010/2011 in Serie C, dove mette insieme 27 presenze totali tra campionato e playout. Ma la vera seconda vita calcistica di Pinsoglio che prende il sopravvento in quella Pescara che aveva in Zeman il suo condottiero per il ritorno in Serie A degli abruzzesi. Ma con il boemo il feeling non scattò e così da quel dicembre del 2011, la Juventus decise di mandarlo a Vicenza nella finestra di gennaio. Niente di più azzeccato dato che con i biancorossi il giovane Carlo riuscì a mostrare le sue qualità mettendo insieme, soprattutto nell’annata 2012/2013 (quella successiva), ben 22 presenze totali tra campionato e Coppa Italia.

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A quel punto la Serie B sembrava essere la sua casa e i club hanno fatto a gara per accaparrarselo la stagione successiva. Ad avere la meglio fu il Modena che dal 2013/2014 lo promuove titolare. Con i canarini resterà per ben due stagioni sfiorando subito la promozione in A. Per un totale di 83 presenze complessive.

Livorno e Latina come un corridoio per il futuro

Da idolo della tifoseria emiliana a simbolo della rinascita di un Livorno che voleva riprendersi la A persa con la retrocessione nell’annata 2013/2014. Titolare con gli amaranto nella stagione di B 2015/2016, l’avventura in Toscana però, non è stata proprio come se l’aspettava. Qualche errore di troppo, in un campionato andato storto, lo portarono a perdere la titolarità.

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E come se non bastasse, quella squadra non girò mai e finì per terminare la stagione con la cocente retrocessione in Lega Pro. Una beffa pazzesca che terminò con il brutto epilogo di un’aggressione di alcune persone nei confronti di Pinsoglio, individuato come uno dei responsabili di quel fallimento totale del Livorno. Una brutta pagina da dimenticare in fretta.

La carriera di Pinsoglio (Transfermarkt)
La carriera di Pinsoglio (Transfermarkt)

La Juventus, nella stagione 2016/2017, decise così di girarlo al Latina, sempre in B, titolare indiscusso con 39 presenze in campionato e 2 in Coppa Italia in una stagione però nota più per il caos societario del club che per i risultati sul campo che culminarono comunque con la retrocessione. Ma Pinsoglio riuscì comunque a dimostrare le sua enormi qualità.

Il ritorno alla Juventus e l’esordio in A

L’estate, come praticamente ogni anno, vedeva Pinsoglio rientrare alla Juventus pronto a fare le valigie per partire per un altro prestito. Ma non fu così, perché da luglio 2017, i bianconeri deciso di tenere Carlo con sè, alle spalle di Buffon e Szczesny, nel ruolo di terzo portiere della squadra. Fu l’inizio di una nuova vita calcistica per Pinsoglio che aveva sempre sperato un giorno di poter far parte della rosa di A della sua Juve.

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Allegri in panchina e i bianconeri pronti a voler alzare una Champions rincorsa da anni e che vedrà però il cammino fermarsi ancora una volta con quel rigore di Ronaldo a Madrid. Ma il primo anno in bianconero non è proprio da buttare poiché è culminato poi con l’esordio assoluto in Serie A nell’ultima gara stagionale giocata in casa contro il Verona al posto di Gigi Buffon che salutò la Juventus.

Uomo spogliatoio titolare contro la Samp e pazzo di Giulia

E’ la dura vita del terzo portiere che in questo caso però, è un titolare aggiunto. già, perché nell’ambiente bianconero non è mai mancata la considerazione nei confronti di Pinsoglio, etichettato da tutto il gruppo come uomo spogliatoio, bravo a tenere unita la squadra e a fare da collante anche nei momenti difficili. Divertente e giocherellone con tutti, su Instagram però lo si vede felice anche mentre si scambia baci e abbracci con la sua Giulia Ortaggi, una ragazza bellissima, la fidanzata perfetta che riesce a farlo sorridere ogni giorno.

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Un amore immenso dunque, come quello per la sua Juventus che nell’ultima gara di campionato contro la Sampdoria, gli concederà ancora l’onore di difendere i pali in Serie A per la seconda volta in carriera, in un altro giorno indimenticabile nel lungo rapporto, indissolubile, fra lui e il club campione d’Italia.

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