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Chelsea, tegola per Mourinho: Diego Costa out per 4 settimane

Il centravanti sarà costretto a saltare almeno 4 partite. Il tecnico nel frattempo prepara la sfida in casa del QPR e non teme la calda tifoseria avversaria.
A cura di Marco Beltrami
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Ancora problemi fisici per Diego Costa. Il forte attaccante costretto ad uscire dal campo durante l'ultima sfida di Premier tra il Chelsea e lo Stoke City dovrà rimanere fermo ai box per almeno 4 settimane. E' questo il verdetto degli esami strumentali a cui si è sottoposto l'ex Atletico Madrid che in stagione ha firmato 19 gol in 35 presenze. E' stato lo stesso manager dei Blues Josè Mourinho a fare chiarezza sulle condizioni del suo bomber principe durante la classica conferenza stampa della vigilia della sfida contro il Queens Park Rangers. Lo Special One spera di recuperare il suo attaccante per le ultime 4 gare della stagione puntando nel frattempo a consolidare o aumentare il distacco dalle inseguitrici. L'allenatore portoghese ha così fatto il punto sulla situazione infortuni nello spogliatoio del Chelsea, evidenziando anche la correttezza dei suoi: "Solo Diego Costa è infortunato, tutti gli altri stanno bene e sono pronti, compreso Fabregas che giocherà con una maschera, nessun problema. Lui e Matic giocheranno entrambi. Noi proviamo a non prendere gialli, proviamo a giocare a calcio. Per darvi un'idea, nell'ultima partita i nostri avversari hanno fatto 22 falli e noi 5, ed è stato così per quasi tutta la stagione. Se bisogna fare un fallo da ammonizione, lo si fa, ma per il modo in cui giochiamo, non è facile che i nostri calciatori siano ammoniti"

Una battuta anche sulla presunta accoglienza ostile che i caldi tifosi dello stadio di Loftus Road riserveranno al Chelsea: "E' una partita da tre punti, abbiamo bisogno di punti, di vittorie e non possiamo scegliere quale partite vincere e quali no. Non avrebbe senso pensare ad alcune partite e non ad altre. Ci sono in palio tre punti e faremo il massimo per ottenerli. E' solo una partita di calcio. Avremo un'accoglienza ostile? Mi hanno detto così ma io non ho mai giocato lì, non so. Andremo lì per giocare e vincere, la gente sugli spalti può avere un ruolo ma non può segnare. C'è un arbitro e degli assistenti, non sono preoccupato".

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