Chelsea, tabloid scatenati: Drogba vice Hiddink e Sheva “giustiziere” di Mourinho
Nella capitale britannica non c'è soltanto il famoso Big Ben ad avere bisogno di un restauro. Dalle parti di "Fulham Road", arteria londinese che taglia in due il nobile e lussuoso quartiere di Chelsea e che porta dritta allo "Stamford Bridge", la ristrutturazione dei "Blues" è appena cominciata. Il cartello "lavori in corso" fa bella mostra di sé fuori dal quartier generale di Roman Abramovic che, in poche ore, ha rivoltato l'organigramma del suo club come un calzino. Colui che ne ha fatto le spese è stato Josè Mourinho: individuato da tutti, tranne che dai tifosi, come il responsabile principale di una stagione iniziata malissimo, specialmente in Premier League. A prendere il posto di Mou è arrivato Guus Hiddink: tecnico capace ed esperto, ma che non ha mai scaldato i cuori nonostante l'FA Cup vinta nel 2009: anno della sua prima esperienza nella "City" londinese.
Torna anche Drogba – L'allontanamento di Josè Mourinho non è stato accolto con favore dalla tifoseria dei "Blues". L'empatia che da sempre c'è tra il tifo pulsante dello Stamford Bridge e l'allenatore di Setubal, è rimasta intatta nonostante le poche gioie fin qui ottenute dalla squadra. Lo "Special One" è stato acclamato durante la sfida contro il Sunderland. Una dimostrazione d'affetto che, allo stesso tempo, portava con sé una vena polemica nei confronti della società: colpevole di aver cacciato il tecnico lusitano. Secondo i tabloid britannici, Abramovich avrebbe dunque pensato ad un colpo per rasserenare la piazza: riportare per la terza volta il "mito" Drogba a Londra, e affidargli il ruolo di vice Hiddink sulla panchina del Chelsea.
I consigli di Shevchenko – Il nome dell'ucraino è stato spesso accostato al Chelsea durante le ultime settimane. Nonostante non abbia combinato molto con la maglia della squadra inglese, l'ex milanista segue sempre da vicino le sorti del club del suo amico Roman Abramovich. Dopo che si era sparsa la notizia di un possibile ruolo di direttore sportivo per Sheva (dovrebbe accettare un incarico ufficiale dalla sua nazionale, ma nulla è ancora deciso), ecco rimbalzare sulle prime pagine l'illazione secondo cui dietro l'esonero di Mourinho ci siano proprio i consigli dell'ucraino: mai in sintonia con il portoghese e recentemente avvistato in tribuna allo Stamford Bridge, a fianco del ricco patron russo. Indiscrezioni che non hanno trovato conferma, sebbene Sheva sarebbe già coinvolto nella vita della società che, negli ultimi mesi, lo avrebbe mandato a visionare alcuni giocatori e addirittura (secondo i maligni) nello spogliatoio (spaccato) della squadra per guidare il "golpe" contro il nemico Mourinho.