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Chelsea, Mourinho si gioca la panchina con Porto e Leicester

Dopo l’incredibile sconfitta subita con il Bournemouth Mourinho ha ripreso a traballare. Il portoghese si gioca tutto contro il Porto e con il Leicester del ‘nemico’ Ranieri, a cui soffiò la panchina dei ‘Blues’ nel 2004.
A cura di Alessio Morra
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José Mourinho sta vivendo senza dubbio la peggior stagione della sua carriera. La sconfitta interna subita con i neopromossi del Bournemouth ha acuito la crisi dei ‘Blues’ che in Premier League si trovano al quattordicesimo posto con quindici punti ottenuti in quindici partite, praticamente una media da squadra che lotta per non retrocedere. Il Chelsea, che lo scorso maggio vinceva il quinto titolo della sua storia, ha meno della metà dei punti del capolista Leicester e soli due punti di vantaggio sulla terzultima. In Champions League Mou si giocherà la qualificazione con il Porto, gli basterà non perdere per arrivare agli ottavi. Ma superare il girone potrebbe comunque non mantenerlo sulla sua panchina. Secondo il ‘Mirror’ decisiva per la permanenza del portoghese al Chelsea sarà il Monday Night della 16a giornata con il Leicester di Claudio Ranieri.

Ranieri vs Mou – Leicester-Chelsea dunque potrebbe decidere il destino dello Special One, ed è incredibile che il destino di Mourinho sia nelle mani di Claudio Ranieri, l’allenatore a cui Mou tolse il posto nel 2004. Ranieri non aveva fatto male nella sua ultima stagione in ‘Blues’ (arrivò secondo e raggiunse le semifinali di Champions), ma fu liquidato lo stesso e in più di un’occasione ebbe modo di battibeccare con il portoghese, che spesso rispose a modo suo. Una volta il portoghese, ai tempi dell’Inter, disse: “In cinque anni in Inghilterra Ranieri ha imparato a dire solo good afternoon”. E chissà che magari lunedì prossimo Ranieri non possa anche pronunciare un ‘bel’ goodbye al suo vecchio nemico.

Sir Alex difende Mou – “Abramovich ha esonerato molti allenatori negli ultimi dieci anni e sono sicuro che abbia imparato. Ha fiducia nel fatto che José possa ribaltare la situazione. Non ha senso mandare via uno dei migliori allenatori di tutti i tempi, che ha vinto due volte la Champions e ha vinto il campionato in ogni Paese in cui ha allenato. Ho visto di recente José e ho parlato un paio di volte con lui, è la prima volta che vive una soluzione del genere. Ma è una sfida per lui, è la prima volta che si trova a vivere una situazione del genere. Ma è una sfida per lui e ci sono i segnali di una ripresa nonostante la sconfitta di sabato. Con il Bournemouth avrebbero anche potuto vincere con un paio di gol di scarto”.

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