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Chelsea, Mourinho: “Non scappo, resto il migliore”. Esonero evitato, per ora

Il tecnico portoghese, dopo la terribile sconfitta interna contro il Southampton, affronta a muso duro le domande su un possibile suo esonero: “Sarà la società a decidere, io non fuggo dalle mie responsabilità”. Vertice notturno, il club lo conferma attraverso un comunicato. Ma dietro la decisione di Abramovich c’è anche la necessità di evitare un altro salasso dopo il 2007: allora l’esonero costò ai Blues oltre 24 milioni di euro.
A cura di Alberto Pucci
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La Londra "blues", quella situata nella zona di Fulham Road, è sotto il fuoco delle critiche dei tabloid dopo l'ennesimo passo falso del Chelsea di Josè Mourinho. La sconfitta contro i "Saints", la sesta stagionale, ha fatto sprofondare i campioni d'Inghilterra in piena zona retrocessione gettando fango sulla splendida cavalcata della scorsa stagione e sul quinto titolo del club di Roman Abramovich. L'incredibile discesa verso gli inferi della Premier League è ormai su tutte le prime pagine da giorni. Reduce dal pareggio di Newcastle e dalla brutta figura in Champions League contro il Porto, Hazard e compagni sono stati battuti nettamente anche dalla formazione di Ronald Koeman. Una sconfitta che è andata ben al di là del risultato finale e che ha evidenziato lo stato confusionale della squadra dell'ex allenatore del Triplete interista.

Summit notturno, esonero scongiurato (per ora) – E' il Daily Mail a raccontare del vertice notturno dello staff societario che ha deciso di confermare la fiducia al manager portoghese nonostante il sesto ko stagionale e il 16° posto in Premier, nonostante il disappunto di Abramovich per una situazione mortificante, grottesca, stucchevole rispetto agli investimenti effettuati. Ogni decisione è stata rimandata, sul tavolo ci sono anche i conti da valutare in caso di azioni estreme: Mou ha un contratto fino al 2019 di oltre 15 milioni a stagione… un vero e proprio salasso per le casse del club in caso di chiusura anticipata del rapporto. Accadde già nel 2007 quando i Blues sborsarono 18 milioni di sterline (24 milioni e rotti in euro) per liquidare il tecnico lusitano.

Il comunicato. La società ribadisce piena fiducia al tecnico, José Mourinho. Come ammesso dallo stesso allenatore, i risultati non sono buoni e le prestazioni della squadra devono migliorare. Crediamp che sia lui il manager giusto in questa stagione per risollevare la squadra.

L'orgoglio di Mou – Con il morale sotto i tacchi, ma deciso a scacciare il rumore dei nemici, Josè Mourinho ha preso la parola nella conferenza stampa post gara: "Mi assumo le mie responsabilità, ma non scappo da questa situazione – ha dichiarato lo "Special One"Esonero? Se vogliono farlo sarà una loro decisione". Con lo sguardo rivolto più che altro alla coda della classifica, il portoghese ha raffreddato gli entusiasmi di chi crede ancora in un rientro del Chelsea per il titolo inglese: "La distanza è tanta – ha ammesso Mourinho – ed è davvero molto difficile raggiungere il City (distante 10 punti dai "Blues", ndr). Sono comunque convinto che finiremo tra le prime quattro. E' un momento delicato e cruciale nella storia del club e, se mi licenziassero, manderebbero via il miglior manager che abbiano mai avuto. Dobbiamo rimanere uniti – ha concluso il manager del Chelsea – Solitamente le colpe sono tutte dell'allenatore, questo è invece il momento dove tutti si devono assumere le proprie responsabilità".

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