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Chelsea, Drogba: “Felice di essere di nuovo qui. Voglio vincere ancora”

In conferenza stampa l’ivoriano ha confermato che a convincerlo è stato Josè Mourinho in persona che lo portò in Blues già nel 2004.
A cura di Alessio Pediglieri
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C'era attesa per le prime dichiarazioni in Blues di Didier Drogba anche se il contenuto già si sapeva da tempo: tanta soddisfazione e felicità per aver riabbracciato il club e i colori che per anni hanno segnato vittorie e successi epocali per il club londinese. Un ritorno in pompa magna, malgrado l'età che avanza e la consapevolezza che questa sarà l'ultima grande occasione prima dell'addio. Ma il clima, l'ambiente, i tifosi hanno riservato per Drogba una accoglienza incredibile, dimenticando subito un altro ‘vecchio' che gli ha lasciato il posto: Samuel Eto'o. Per l'ivoriano, una vera e propria seconda vita che potrebbe coincidere con il ritorno alla vittoria da parte del Chelsea, con Mourinho in panchina, colui che ha fortemente spinto per riavere Didier in squadra.

Ritorno in pompa magna

"E' fantastico tornare. Sono felice di essere qui e non vedo l'ora di incontrare i tifosi". Dopo le esperienze con Shanghai Shenua e Galatasaray Drogba si è rimesso agli ordini di Josè Mourinho, l'uomo che lo portò a Stamford Bridge nel 2004. "E' stata una decisione facile da prendere, è molto difficile dire no a Mourinho e al Chelsea. Ho ottimi ricordi di questa squadra e per questo, quando si è presentata l'occasione, è stato facile per me".

Il fascino di Mourinho

L'ivoriano, 157 gol in 341 presenze con i Blues, svela anche qualche particolare della trattativa di mercato e racconta del colloquio avuto proprio con lo Special One: "Mi ha detto che un giocatore come me, con una storia in questo club, prima o poi sarebbe dovuto tornare ed ero d'accordo. Lui è stato l'allenatore che mi ha dato l'occasione di giocare in Premier League, abbiamo vinto tanto insieme, non solo ha un ottimo rapporto con me ma con tutti quelli che siamo qui dall'inizio. E' un rapporto molto forte ma la cosa più importante è che vogliamo vincere, vincere e vincere".

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