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Chelsea, allenamenti troppo duri: i giocatori si schierano contro Conte

Reduce da un periodo negativo, il tecnico dei “Blues” è nel mirino della critica anche per il lavoro quotidiano con i giocatori: ritenuto troppo pesante e alla base dei tanti infortuni. “Ognuno ha i suoi metodi – ha chiarito Conte – e comunque quest’anno ci alleniamo meno rispetto alla scorsa stagione”.
A cura di Alberto Pucci
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La luna di miele tra Antonio Conte e il Chelsea è ormai finita. Dopo la straordinaria cavalcata dello scorso anno, terminata con la vittoria del titolo in Premier League, il tecnico salentino è partito con il piede sbagliato in questa stagione. Lontano nove punti dalla capolista Manchester City e reduce da due sconfitte con i "Citizens" e il Crystal Palace, l'undici di Conte ha faticato anche in Champions League contro la Roma di Di Francesco.

Risultati che hanno fatto scattare le polemiche e traballare la panchina del tecnico: contestato anche per i troppi infortuni della rosa dei "Blues". Secondo il tabloid "Daily Mail", gli stessi giocatori sarebbero infatti poco contenti dei metodi di allenamento dell'ex ct della nazionale azzurra: giudicati troppo pesanti e alla base dei molti problemi fisici di alcuni giocatori.

Il sergente Antonio

Come riportato dal quotidiano britannico, a far uscire dallo spogliatoio le lamentele verso Conte sarebbero stati alcuni  senatori della squadra: appesantiti dalle rifiniture atletiche e preoccupati dai continui infortuni. Nel match europeo contro i giallorossi, il Chelsea ha recuperato in extremis Alvaro Morata (che era fermo per un guaio muscolare) ma ha dovuto fare a meno di N'Golo Kanté e Viktor Moses: entrambi bloccati in infermeria. L'ipotesi rilanciata dal "Daily Mail" è quella che alla base dei tanti stop, ci siano proprio gli allenamenti massacranti dell'allenatore italiano e il fatto che quest'anno la squadra è impegnata su due fronti.

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La difesa di Conte

Poche ore dopo la rivelazione dei tabloid inglesi, Antonio Conte ha voluto dire la sua in conferenza stampa: "I miei allenamenti? Ognuno ha i suoi metodi – ha chiarito il tecnico – Quest’anno abbiamo però ridotto la nostra preparazione e questa può essere una delle ragioni dei nostri problemi. Il programma è stato ridotto proprio perché si gioca sempre e non è possibile allenarci come fatto nella scorsa stagione. Per quanto riguarda invece la polemica con Mourinho, non mi pento di nulla. Un manager deve pensare alla sua squadra, ai suoi calciatori, al suo club. Deve concentrarsi sul suo lavoro e non pensare a quello degli altri".

Il Watford, un cliente scomodo

La guerra mediatica contro Antonio Conte, non fa altro che confermare il più che probabile addio a fine stagione. Nonostante la famiglia lo abbia raggiunto a Londra, il tecnico non vede l'ora di tornare in Italia e lasciarsi alle spalle le critiche che gli sono piovute addosso in queste settimane. Tra poche ore, intanto, arriverà allo Stamford Bridge il sorprendente Watford di Marco Silva che, nell'ultimo turno di Premier, ha fatto piangere l'Arsenal di Arsene Wenger. Per Conte ci sarà solo un risultato: la vittoria. Non dovesse arrivare, il rumore delle critiche potrebbe farsi ancor più assordante.

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