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Che squadra è il Dudelange, per la prima volta gioca in Coppa (col Milan)

Ecco chi è l’avversario sconosciuto del Milan nella fase a gironi di Europa League. Da uno stadio di poco più di 2000 persone a una storia di appena 27 anni. Sono alcune delle tante curiosità che fanno riferimento al Dudelange. Il club del Lussemburgo che per la prima volta nella storia giocherà in un torneo continentale. Con un allenatore figlio d’arte e un attaccante di nome Ibrahimovic, il successo è assicurato.
A cura di Michele Mazzeo
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Un suono strano, neanche così assordante, ma tanto curioso. Quando dall’urna dei sorteggi d’Europa League, Aron Winter ha pronunciato il nome Dudelange, il salone d’onore che ha ospitato tutti i club partecipanti a questa competizione, si è chiesto chi o cosa fosse questa squadra. O almeno. Da dove provenisse. L’avversario del Milan, in realtà, è uno dei club più giovani d’Europa. Precisamente, la squadra del Lussemburgo, parteciperà come prima squadra del Paese in assoluto ad una competizione europea. E l’idea che possano far visita anche alla Scala del calcio di Milano, ‘San Siro’, fa già impazzire i pochi tifosi di questa cittadina di poco meno di 17.000 abitanti. Ad essere giovane però è anche l’allenatore, tale Toppmoller (figlio d’arte), di cui si parla un gran bene soprattutto per l’età (solo 37 anni). Queste ed altre curiosità del prossimo avversario del Milan inserito nel girone dei rossoneri insieme a Real Betis e Olympiacos.

La città: Dudelange, quante curiosità

Partiamo subito dal luogo dove il Milan andrà a giocare. Si tratta della piccola cittadina di 17.000 abitanti del Lussemburgo. Una sorta di micro mondo nascosto che i rossoneri dovranno e vorranno sicuramente scoprire. Si trova vicino al confine con la Francia. Piccolo centro industriale che si sviluppò da un nucleo precedente costituito da tre villaggi ed era centro di riferimento per la produzione di acciaio nel ‘900, oggi proprio grazie alla squadra è stata ricercata da diversi curiosi.

Rumah kedua kita semua Stade Jos Nosbaum

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Il numero di abitanti riempirebbe quattro volte San Siro. E a proposito di stadi, proprio lo stadio di casa del Dudelange ha di per sé un’altra curiosità nascosta. Infatti non può essere sfruttato in Europa. Il "Jos Nosbaum", con i suoi 2.600 posti a sedere, non risulta regolamentare ai fini dell'Europa League costringendo la squadra a trasferirsi allo stadio nazionale "Josy Barthel" di Lussemburgo.

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Un club giovane ma già vincente

Solo ventisette anni di storia e già quattordici scudetti vinti (direte voi in Lussemburgo che ci vuole), però sono comunque un record per una piccola realtà come questa. Si presenterà agli occhi dell’Europa League partendo dal punto più basso, e adesso si ritroverà a giocare alla Scala del calcio. Nati nel 1991 dalla fusione dell'Alliace Dudelange, lo Stade Dudelange e l'Us Dudelange, oggi il club ha raggiunto l’apice del proprio successo con questa improvvisa e inaspettata qualificazione in Europa League.

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Ma se l'esperienza in Europa può essere considerata, fin qui, straordinaria, diverso è stato invece l’avvio della squadra Division Nationale. Solo stati infatti soltanto tre i punti raccolti in altrettante gare e un penultimo posto che fa male per una squadra che dovrà fare visita a squadra di Liga, Serie A e campionato greco.

Allenatore giovane e competente

Guai però a sottovalutare questa squadra che dal 2016 è guidata da Dino Toppmöller, un figlio d'arte di soli 37 anni. Il padre Klaus, infatti, è stato il tecnico che nei primi anni 2000 ha fatto le fortune dei tedeschi del Bayer Leverkusen, stoppato in finale di Champions League contro il Real Madrid nel 2003 (quel gol di Zidane lo ricorderete tutti).

Il profilo di Toppmoller (Transfermarkt)
Il profilo di Toppmoller (Transfermarkt)

Di padre in figlio, un'esperienza internazionale da sfruttare al meglio per Toppmöller Jr che con il suo 4-3-3 ha saputo far male a compagini superiori nel panorama calcistico europeo dal calibro di Legia Varsavia e Cluj. Il tecnico, durante la campagna acquisti, non è di certo rimasto con le mani in mano e ha fatto acquistare al club anche giocatori d’esperienza come l'ex Lazio e Lione Milan Bisevac, difensore di spessore pronto a trascinare la retroguardia anche in Europa.

La stella è Turpel

Come in ogni squadra che si rispetti, anche il Dudelange ha la sua stella. Si tratta di David Turpel. Nazionale lussemburghese classe 1992 (25 anni), capace di realizzare quattro gol e un assist nelle sei partite dei turni preliminari, dopo aver trascinato il Dudelange alla vittoria del campionato lussemburghese lo scorso anno realizzando 27 gol in 24 presenze. Una biglietto da visita che adesso dovrà essere esposto anche in Europa e non sarà così facile neppure nel girone non proprio durissimo in cui il Dudelange ha avuto la sorte di capitare.

Valore di mercato di 200mila euro e una voglia di farsi conoscere nel calcio europeo che conta, il giovane David è la stella di questa squadra. Ma pensate che le sorprese siano finite qui? Assolutamente no. Perchè tra i pali a incrociare di nuovo l’Italia ci sarà Landry Bonnefoi. Il 34enne estremo difensore francese ex Juventus e Messina che dovrà difendere i pali della porta del Dudelange.

Ma il Dudelange ha anche Ibrahimovic!

Avete capito bene. Il Dudelange si è permessa il lusso di avere in squadra anche Ibrahimovic..Sanel, ovviamente, non Zlatan. Un altro Ibra ad affrontare i rossoneri. In realtà l’attaccante 30enne del Dudelange è di nazionalità bosniaca. Un ex Milan contro una lussemburghese. In realtà il Milan ha già affrontato nella sua storia una squadra del Lussemburgo. Non ha mai perso e ha subito una sola rete.

La carriera di Bonnefoi (Transfermarkt)
La carriera di Bonnefoi (Transfermarkt)

I rossoneri posso infatti contare su un bilancio che ha all'attivo sei precedenti nel Granducato. Avenir, Differdange ed Union Luxembourg (affrontanta nella Coppa dei Campioni '62-'63 poi vinta) sono state le avversarie del passato della squadra rossonera, uscita sempre vittoriosa. Insomma, motivo in più per continuare la tradizione e restare concentrati soprattutto contro avversari che a questo punto non hanno nulla da perdere.

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