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Che fine ha fatto Fabio Paìm, il Cristiano Ronaldo mancato

A 9 anni aveva sorpreso tutti tanto che lo Sporting lo blindò con un super contratto nella convinzione potesse diventare più forte di Cr7. Poi il Chelsea nel 2008 e la lenta discesa: pochissime partite, nessun acuto, il giro del mondo (da Malta al Qatar) fino all’attuale impiego nelle leghe inferiori portoghesi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Poteva essere come Cristiano Ronaldo e forse più di Cristiano Ronaldo ma alla fine è rimasto nel libro dei ‘carneidi' del calcio internazionale, svernando oggi – all'età di 30 anni – nelle serie minori del calcio portoghese. E' Fabio Paìm, ex talento purissimo della cantera lusitana, classe 1988, sul quale in patria si erano spese le migliori parole visto che da bambino strabiliava tutti al punto di inserirlo tra i migliori giocatori in assoluto.

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Poi, però, la luce si è spenta e la carriera del giovane Fabio è finita ancor prima di cominciare, per ragioni ad oggi incomprensibili ma che lo hanno relegato nelle seconde pagine del calcio che conta. Eppure, le occasioni le ha avute, così come gli ingaggi da top player, sia in Portogallo che in Inghilterra.

Talento puro, ma solo sulla carta

Ma il talento è stato inversamente proporzionale al suo impiego in campo perché Fabio Paìm ha sempre giocato pochissime partite in prima squadra sia con lo Sporting che con il Chelsea, ma anche in giro per il resto del Mondo, dal Qatar a Malta, dal Brasile alla Lituania. Senza mai dimostrare con i fatti ciò che ci si è sempre attesi da lui.

Gli esordi e il super contratto

Da giovanissimo, lo Sporting, proprio nel momento in cui Cr7 trionfava in Europa con un talento poi prelevato a peso d'oro dal Manchester United, riteneva il giovane Fabio  il successore naturale di Ronaldo. Tanto da blindarlo con un contratto importante, a prova di mercato, e con uno stipendio che superava abbondantemente i 20 mila euro mensili. Il tutto a nemmeno 18 anni.

Il trasferimento flop al Chelsea

Poi, malgrado nello Sporting non avesse mai esordito in prima squadra, il capolavoro del procuratore tra i più potenti in circolazione: Jorge Mendes, che lo fa ingaggiare dal Chelsea nel 2008. A 20 anni, l'approdo in Premier League in un top club: tutto sembra perfetto per la definitiva consacrazione. Eppure anche a Londra Paìm non gioca praticamente mai e inizia il suo viaggio per il mondo.

L'oblìo, tra le leghe inferiori portoghesi

Mentre si spegne la fiammella del'interesse verso un talento mai sbocciato, Paìm gira il mondo ma gioca sempre pochissimo, fino all'attuale realtà a 30 anni suonati e con alle spalle tante occasioni mancate: milita oggi nelle leghe inferiori portoghesi, giocando gratis ma senza regalare perle come quando a 9 anni aveva illuso tutti. Per primo se stesso.

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