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Che fine ha fatto Jesper Blomqvist, da calciatore a pizzaiolo

L’ex centrocampista svedese di Milan e Parma ha cambiato vita e aperto una pizzeria vicino Stoccolma: “La mia passione è iniziata quando sono arrivato a Milanello: sembrava un ristorante a cinque stelle”. Sul Manchester United di oggi ha dichiarato: “Quello che dà dispiacere ai tifosi è il modo di giocare e non i risultati”.
A cura di Vito Lamorte
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Sembrava un ristorante a cinque stelle. Allo United, invece, avevi uova strapazzate e fagioli su pane tostato prima di una partita. Quando andammo a giocare contro la Juve, per la semifinale di Champions, ci misero in un bell'hotel italiano. C'era un ristorante, ma i compagni aprirono le valigie e tirarono fuori spaghetti Heinz e salsa di pomodoro. Forse lo facevano per non rischiare di essere intossicati dal cibo, ma per me era inaccettabile. Siamo in Italia e portiamo barattoli di Heinz?.

Sono queste le parole di Jesper Blomqvist su Milanello da parte dell'ex ala offensiva di Manchester United, Parma e Milan, che ha aperto una pizzeria vicino Stoccolma e sta provando a portare un certo tipo di cultura del cibo in Svezia. L'ex calciatore, ai microfoni del The Sun, ha parlato della sua nuova professione: "Posso dire di non aver mai lavorato tanto in vita mia. Ho allenato e fatto il commentatore televisivo, ho provato altre cose come viaggiare che è una cosa bella, ma non ho mai sentito la passione così come è successo con il cibo".

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L'arrivo in Italia ha fatto cambiare il suo punto di vista sul cibo e proprio in quel momento è iniziata la sua passione perlate culinaria del Belpaese: "È lì che è cominciato tutto. Per me il cibo italiano è il migliore. Hanno questa passione per i prodotti. I singoli prodotti parlano alla mente, gli italiani non pensano a mescolare troppi ingredienti e complicare il gusto". Blomqvist si è soffermato anche sul momento del Manchester United ed è tornato a Old Trafford in occasione della sfida persa contro la Juve pochi giorni fa:

Quello che dà dispiacere ai tifosi è il modo di giocare e non i risultati. Se sei unito puoi anche perdere qualche partita, ma non ti fermi mai perché non hai paura di nessuno. È una sensazione che è cresciuta nell'era Ferguson. La perdita di Ibrahimovic è stata molto importante, perché ha una grande aura attorno a lui. A volte può essere arrogante nei confronti della stampa, ma ti rendi conto di quanto sia forte e pronto a sacrificarsi. Queste due caratteristiche sono davvero importanti perché poi i giovani giocatori vedono Zlatan, quanto lavora duro e quanto vuole vincere.

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