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Champions, Xavi non ha dubbi: “Leo Messi è più forte di Cristiano Ronaldo”

L’ex centrocampista del Barcellona, alla vigilia della sfida europea tra la sua ex squadra e l’Inter di Luciano Spalletti, ha parlato dell’importanza del giocatore argentino: “L’assenza di Messi è per l’Inter è un grandissimo vantaggio, perché Leo è il più forte con cui ho giocato. E’ l’unico che può fare la differenza da solo e in qualsiasi momento. Per me Leo è il più forte della storia”.
A cura di Alberto Pucci
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Ci sono giocatori che hanno scritto pagine indelebili della storia di questo sport. Uno di questi è Xavi Hernandez: ex stella e "genio" del centrocampo del Barcellona di Pep Guardiola e Luis Enrique. Il trentottenne centrocampista dell'Al-Sadd, anch'egli impegnato nella Champions League asiatica, ha parlato al "Corriere dello sport" alla vigilia della sfida del Camp Nou tra la sua ex squadra e l'Inter di Mauro Icardi.

"Mi aspetto una gara più o meno come quella del 2010 – ha dichiarato lo spagnolo – Il Barcellona farà la partita e l’Inter si difenderà per poi ripartire in velocità con Icardi e Perisic. I miei ex compagni sono favoriti e vedrete che domineranno il possesso per mettere in difficoltà gli avversari. Se cerchi solo di non subire, uscire indenne dal Camp Nou non è facile".

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L'assenza di Leo Messi

Nel big match del terzo turno di Champions League, mancherà però il protagonista più atteso: Leo Messi. Fermato dall'infortunio al gomito, che lo terrà fuori per tre settimane, la Pulce sarà dunque costretta a sedersi in tribuna: "Per l'Inter è un grandissimo vantaggio perché Leo è il più forte con cui ho giocato – ha continuato Xavi – E' l’unico che può fare la differenza da solo e in qualsiasi momento. E' più forte di Cristiano Ronaldo? Sì, senza dubbio. Per me Messi è il più forte del mondo. Anzi, il più forte della storia".

Nella lunga intervista concessa al quotidiano romano, Xavi ha anche parlato dei suoi progetti futuri: "Al 99% questa è la mia ultima stagione perché a quasi 39 anni è normale essere stanchi e aver bisogno di cambiar strada – ha concluso il centrocampista – Ormai penso come un allenatore e ho già preso il primo patentino per guidare una squadra anche se il corso come tecnico Uefa Pro lo finirò a maggio. Non è ancora tempo di annunci o addii, ma chiaramente su quello che farò ho già riflettuto".

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