51 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Champions, Roma che rischio: perde a Monaco, il Cska la raggiunge

Nella splendida cornice dell’Allianz Arena, la Roma incassa la seconda sconfitta consecutiva contro i bavaresi e si complica la vita nella corsa verso gli ottavi di finale. I prossimi novanta minuti a Mosca, saranno decisivi per il passaggio del turno.
A cura di Alberto Pucci
51 CONDIVISIONI
Immagine

La Roma che non t'aspetti, senza De Sanctis, Totti, Gervinho e Pjanic lasciati inizialmente in panchina, cade ancora davanti allo squadrone di Pep Guardiola e complica il cammino verso gli ottavi di finale. Il "miracolo" chiesto dai molti tifosi giallorossi volati a Monaco, non si è compiuto. Troppo forte il Bayern, anche per la seconda potenza del nostro campionato. La sconfitta dell'Allianz Arena, prevedibile dopo la dimostrazione di forza dei tedeschi all'Olimpico, trasforma le ultime due partite dei capitolini (specialmente la prossima di Mosca), in due finali da "dentro o fuori". Il passo falso, inoltre, potrebbe generare polemiche per la scelta (azzardata) di Rudi Garcia che, in una gara dall'importanza vitale, si è permesso il lusso di tenere fuori quattro titolari, rimpolpando la mediana di incontristi e corridori. Guardiola, che per l'occasione non ha potuto contare su Robben e Schweinsteiger, infortunati, e Muller (lasciato in panchina), brinda alla qualificazione con due turni d'anticipo, confermando di essere tra i favoriti per la vittoria finale di Berlino.

Il cuore non basta – La Roma è rimasta in partita per poco più di trenta minuti. Nonostante un inizio incoraggiante, giocato con personalità e coraggio, i giallorossi hanno pian piano lasciato il campo al Bayern Monaco che, dopo un paio di prove generali, ha trovato la rete al 37esimo con una conclusione precisa di Ribery, dopo una splendida galoppata di Alaba. Prima del vantaggio dei padroni di casa, la Roma aveva anche avuto due buone occasioni, al 19esimo con Destro e al 25esimo con Nainggolan, purtroppo non sfruttate. Nella ripresa, il copione non è cambiato e neanche l'inserimento di Gervinho e di Pjanic, al posto dell'infortunato Florenzi, è servito a cambiare il destino della partita. Abbassando pericolosamente il baricentro, la Roma ha finito per incassare il secondo gol (Goetze al 64esimo) e rischiare di subire la terza rete in diverse occasioni. L'unico squillo della "Lupa", è stato a sette minuti dalla fine, quando Naingolan ha impegnato Neuer in una parata fenomenale. Il risultato di Monaco fa male, ma rende giustizia ad una delle squadre più forti d'Europa. Se nella prima parte di gara, fino al gol di Ribery, la Roma era stata capace di giocare a testa alta, nel secondo tempo il monologo dei rossoblu di Guardiola ha spazzato via ogni dubbio, confermando la differenza di valori e la bontà delle idee tattiche dell'ex allenatore del Barcellona.

Pericolo russo – La partita di Manchester, giocata in contemporanea con quella di Monaco, ha emesso un pericoloso verdetto: il Cska fa sul serio. I russi saranno, infatti, i diretti rivali della Roma per la seconda posizione nel raggruppamento. Il match del prossimo 25 novembre, nell'inferno ghiacciato dello Stadio Lužniki di Mosca, avrà un livello di pericolosità particolarmente alto. L'ottimo momento dell'ivoriano Seydou Doumbia, compagno di squadra in nazionale di Gervinho, sarà un ulteriore ostacolo per la Roma di Rudi Garcia che, per rimanere in corsa per la qualificazione, dovrebbe cercare una vittoria per poi gestire al meglio l'ultima gara del girone, in casa contro il Manchester City. Il flop in Champions League, rischia ora di rovinare anche la rincorsa alla Juventus, in campionato. Dopo i sette gol incassati all'Olimpico, la Roma si fermò anche a Genova contro la Sampdoria. Domenica sera, invece, a tentare di mettere il bastone tra le ruote a Rudi Garcia, ci sarà il Torino di Giampiero Ventura reduce da una vittoria e un pareggio. La caccia alla vecchia signora, galvanizzata dal successo contro l'Olympiakos, rischia così di farsi ancor più complicata dopo i novanta minuti giocati in Germania. Il difficile, per Rudi Garcia, arriva ora: sarebbe davvero un peccato, vederlo abdicare dopo l'ottimo avvio di stagione della sua squadra.

51 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views