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Champions Roma, Garcia: “Siamo padroni del nostro destino”

Il tecnico francese chiude il caso Maicon (“non c’è perchè non sta bene”) e lancia la sfida al CSKA: la vittoria sarebbe fondamentale per la qualificazione. La gara si giocherà a porte chiuse, un piccolo vantaggio nel gelo moscovita.
A cura di Alessio Pediglieri
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Con il CSKA Mosca era iniziata l'avventura della Roma in Champions League ed era avvenuta nel migliore dei modi, con una vittoria a suon di gol in un Olimpico che ha potuto gustare una tra le più belle partite della stagione. E da Mosca passa ancora il destino europeo dei giallorossi che domani sera proveranno a vincere la seconda gara di Coppa dopo il pareggio di Manchester e la doppia sconfitta contro i fenomeni di Guardiola del Bayern Monaco. Vincendo contro il Cska Mosca, infatti, la Roma potrebbe qualificarsi agli ottavi di Champions League, un risultato che avrebbe il sapore dell'impresa visto il girone di ferro in cui i capitolini sono stati inseriti.

La gara della svolta per i giallorossi. Per il tecnico francese le idee sono chiare: la Roma è in grado di compiere l'impresa più importante riuscendo a infilare la stagione nei binari giusti di un anno di riscatto anche in Europa dopo anni di anonimato. Per Garcia la squadra, malgrado una rosa non all'altezza delle migliori d'Europa e i tanti infortuni ha poco o nulla da invidiare nel momento in cui riesce a mettere in campo determinazione e carattere: "La Roma è sempre la stessa, ma dobbiamo sapere che in Europa ci sono squadre più forte di noi. Siamo concentrati sulla partita di domani e non sulle altre che abbiamo giocato. Noi e il Cska abbiamo il destino nelle nostre mani, faremo di tutto per vincere domani anche se sarà difficile. Al momento del sorteggio nessuno pensava che la Roma avesse la possibilità di qualificarsi con un turno d'anticipo. Difficile ma possibile. Abbiamo fatto il nostro e dovremo continuare a farlo anche domani col Cska"

Trasferta a porte chiuse. Un problema potrebbe essere giocare fuori casa dove la Roma ha spesso faticato a trovare il risultato pieno, riuscendo con maggiori difficoltà a imporre il proprio gioco. A Mosca non sarà una passeggiata: per il CSKA è la partita dell'ultimo riscatto che potrebbe valere anche un posto in Europa League togliendosi dall'ultimo posto e proverà il tutto per tutto. Da un punto di vista del tifo però non ci saranno i supporters moscoviti allo stadio visto che per la squalifica dell'Uefa il CSKA giocherà a porte chiuse: "Sarà una gara diversa. Vogliamo vincere, ma anche un pareggio sarebbe un risultato utile. Giocheremo come sempre per vincere. Siamo davanti in campionato e possiamo passare in Champions, non siamo stati perfetti ma siamo andati bene. Fortunatamente accade poco di giocare senza tifosi, questo non è calcio. La cosa che mi auguro è che voi possiate ascoltare tutti i discorsi che si fanno in campo. Non voglio una squadra muta, vedrete che in campo le informazioni corrono tanto, anche più dei giocatori"

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