Champions, perché il Napoli a Madrid può farcela in 5 punti
Finalmente ci siamo: Real Madrid-Napoli è già qui. Dopo circa un mese e mezzo di assenza ecco che la gara di andata degli ottavi di Champions League è arrivata. C'è grande attesa, e molta curiosità, in casa napoletana per vedere quale sarà l'approccio degli uomini di Maurizio Sarri in quell'inferno che sarà il Santiago Bernabeu mercoledì. La gara d'andata degli ottavi della massima competizione europea arriva dopo 13 partite consecutive in campionato senza sconfitte e 17 risultati utili consecutivi per la squadra azzurra. Un ruolino di marcia niente male ma ora testa alla Champions League: quella con il Real Madrid è una di quelle gare che potremmo, tranquillamente, definire "sliding doors" di una stagione.
Così come lo scorso anno la gara di Torino, che costò lo scudetto agli azzurri, portò ad una perdita di concentrazione graduale fino a fine stagione, essere competitivi e, magari, superare il turno contro le merengues sarebbe una grande iniezione di fiducia per la squadra partenopea. Il Napoli ha dimostrato di stare bene fisicamente e mentalmente ma la partita di Madrid è una di quelle da affrontare con tanta testa, gambe e cuore. Proviamo a capire insieme come gli azzurri dovranno scende in campo al Bernabeu per affrontare al meglio questo super match.
Squadre all'attacco
Il Napoli ha messo a segno 57 reti in 24 partite di campionato mentre se calcoliamo tutte le gare arriviamo a 72. Il confronto con il Real Madrid è impietoso, 98 le reti dei blancos in questa stagione, ma gli azzurri sono la squadra più prolifica e con la migliore fase offensiva della Serie A.
Mertens, un "vero 9"
Qualcuno si era fasciati la testa prima di rompersela ma a mettere le cose al loro posto ci ha pensato Dries Mertens. Dopo l'infortunio di Arkadiusz Milik, che aveva iniziato alla grande, in tanti invocavano e speravano che il Napoli acquistasse un altro attaccante per sopperire all'assenza del polacco ma Sarri ha lanciato Mertens come attaccante centrale del tridente e la soluzione è stata trovata in casa.
Il folletto belga non è una sorpresa ma il suo approccio alla nuova posizione in campo è stato devastante. 20 reti in 29 presenze stagioni conditi da 11 assist: un'ira di Dio per le difese avversarie. Dopo aver messo a ferro e fuoco tutte le difese incontrate finora, riuscirà a mettere in difficoltà Sergio Ramos e Varane?
Koulibaly imprescindibile
La fase difensiva è quella che preoccupa un po' di più quest'anno. La squadra azzurra, dopo aver subito sempre gol per 7 partite consecutive in campionato, ha visto la porta di Reina tornare imbattuta contro il Genoa. Il rientro di Kalidou Koulibaly, infortunato a fine dicembre e poi assente per la Coppa d'Africa a gennaio, è importantissimo in vista del Bernabeu: Benzema, Ronaldo, Isco, Vazquez e Asensio sono dei clienti difficili ma con il senegalese in campo la difesa si sente più sicura.
L'approccio e il "timore"
La squadra, però, comincia ad avere più mentalità e questa sera, ad esempio, ha dimostrato di sapersi estraniare da tutto ciò che la circonda. Anche i giocatori vogliono andare a Madrid per vedere a che punto sono contro certe squadre. Servirà un pizzico di timore, che da concentrazione e tensione, con altrettanta sfrontatezza durante la partita.
Maurizio Sarri è consapevole della forza della sua squadra ma allo stesso tempo, nel post gara contro il Genoa, ha affermato che un po' di timore nei confronti del Real potrebbe garantire la concentrazione di cui si ha bisogno per affrontare questo tipo di partite. Fondamentale, fin da subito, sarà far capire alla squadra di Zidane che il Napoli è sul pezzo in ogni zona del campo. L'atteggiamento nei primi minuti è importantissimo per affrontare al meglio la gara del Bernabeu e dettare la linea per tutti i 180 minuti.