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Champions, perché Griezmann ha esultato in quel modo sfottendo il Real Madrid

Dopo la danza “Take the L”, con la quale ha già festeggiato decine di reti in Spagna e in Europa, l’attaccante dell’Atletico Madrid ha esultato per la doppietta contro il Brugge con una nuova esultanza: il “Saludo Real”. Tratto anche questo dal celebre videogame “Fortnite”, il saluto tipico della Regina Elisabetta è parso a molti anche come uno sfottò ai rivali del Real Madrid.
A cura di Alberto Pucci
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Tra i migliori giocatori dell'ultima due giorni di Champions League c'è anche Antoine Griezmann. L'attaccante dell'Atletico Madrid è stato infatti protagonista nella sfida contro il Brugge con una prestazione pazzesca e due reti che hanno dato il via al trionfo dei "Colchoneros". Davanti alla gioia dei tifosi del Wanda Metropolitano, il giocatore francese ha inoltre presentato una nuova e particolare esultanza.

Lasciata per un attimo da parte la famosa danza con la "L" in fronte (copiata dal balletto destinato ai vincitori di "Fortnite" e ispirata ai versi di una canzone del rapper Drake), Griezmann ha festeggiato i gol contro la squadra belga con un'altra esultanza sempre ispirata al sopracitato videogioco: il "Saludo Real", un movimento della mano destra molto simile a quello della Regina Elisabetta.

Lo sfottò ai cugini blancos

Dietro a questa nuova scelta del "Petit Diable", c'è dunque ancora una volta il famoso videogioco online ambientato in un mondo post-apocalittico popolato da zombi, che ha conquistato migliaia di giovani in tutto il mondo: Griezmann compreso. Il nome scelto dagli sviluppatori del gioco ("Saludo Real"), ha inoltre dato fiato a chi dietro a questa esultanza ci ha visto anche uno sfottò agli eterni rivali del Real Madrid: da sempre nel mirino dell'attaccante dell'Atletico.

Diventato ormai un idolo per i tifosi "Rojoblancos", il francese ha anche recentemente spiegato il suo clamoroso "no, grazie" al Barcellona durante l’ultima sessione estiva di calciomercato: "Ci sono stati attimi nei quali non sono stato bene – ha spiegato il campione del Mondo a ‘TeleFoot' – Ho parlato a lungo con mia moglie, mi svegliavo la notte per chiedermi cosa sarebbe stato meglio fare. Anche in famiglia c’era chi mi diceva di rimanere e chi di andare. La scelta è stata una delle più difficili della mia vita ma non mi pento di aver deciso per l’Atletico Madrid".

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