Champions, Monaco con la difesa più forte della fase a gironi
Benfica, Zenit San Pietroburgo, Bayer Leverkusen e poi il Monaco: nel Gruppo C della fase a gironi della Champions League sembrava non ci fosse posto per la squadra del Principato che, depotenziata dalla politica di ridimensionamento del budget con le cessioni di James Rodriguez (Real Madrid) e Falcao (Manchester United), era stata definita ‘cenerentola' delle prime sfide di Coppa. Invece, scorri la classifica e la leggi al contrario: monegaschi che superano il turno da capolista (i tedeschi, bloccati dai portoghesi, sono l'altra qualificata) mentre i russi di Villas-Boas – nonostante gli investimenti – si ritrovano ancora una volta retrocessi in Europa League; tracollo del Benfica, ultimo ed estromesso da tutto.
Difesa di ferro. Com'è riuscito Leonardo Jardim, 39 anni, succeduto a Claudio Ranieri, a compiere il miracolo? Tutto merito di una retroguardia impenetrabile che nelle sei partite in calendario ha subito solo una rete. Porta chiusa, blindata al punto da risultare la più forte dell'intera competizione. Nemmeno corazzate come Real Madrid e Chelsea (entrambe con 2 gol al passivo) oppure una formazione molto quadrata e ‘fisica' come l'Atletico di Simeone (3 reti sul groppone) sono riuscite a fare meglio. Una ‘piccola' soddisfazione per il Monaco che in Ligue 1 è reduce dalla vittoria per 2-0 ai danni del Tolosa (grazie alla doppietta di Berbatov) ma in campionato langue in settima posizione staccato da Marsiglia (12 lunghezze) e Paris Saint Germain (11) in lotta per il titolo di Francia, Lione (7) e Saint-Etienne (6) in lizza per un posto in Europa. Quanto alla partita con lo Zenit, s'è sbloccata solo nella ripresa con le reti realizzate dai difensori Abdennour e Fabinho.
