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Champions, per la Juve Llorente è un ‘regalo beffa’ a costo zero

L’ex attaccante bianconero, rientrato in Spagna a parametro zero, ha castigato i suoi vecchi compagni e reso difficile il cammino europeo della Juventus. Una beffa per Marotta che, nella scorsa estate, regalò di fatto il cartellino al giocatore.
A cura di Alberto Pucci
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Il "Re Leone" si è svegliato e lo ha fatto nel momento meno opportuno per chi, fino a quale mese fa, andava allo stadio a gridare il suo nome. Nella notte dove Morata ha clamorosamente sbagliato, Dybala si è fermato sulla traversa e Carlos Bacca lo ha applaudito (con invidia?) dalle tribune dello stadio di Siviglia, Fernando Llorente si è preso la rivincita contro chi lo aveva frettolosamente rispedito al suo paese e contro chi, in queste settimane, lo aveva già giudicato come un "pacco" indesiderato. L'attaccante di Pamplona è, infatti, tornato al gol dopo un lungo periodo di astinenza e ha scelto la serata più importante: quella che lo metteva di fronte al suo recente passato. Il gesto tecnico che ha deciso la sfida contro la Juventus, e che rischia di complicare maledettamente la strada bianconera in Champions League, è di quelli che allo "Stadium" ricordano bene: stacco da terra, torsione del corpo e "spizzata" vincente sul secondo palo. Un marchio di fabbrica che a Torino hanno visto molte volte.

La carezza ai suoi ex compagni – Oltre alla sconfitta e alla rete di Llorente, ciò che brucia e che fa male in quel di Vinovo è la modalità con la quale è stato fatto partire l'attaccante spagnolo. Il cartellino del giocatore, che arrivò a Torino a parametro zero, è stato in pratica regalato dalla dirigenza bianconera che, nella scorsa estate, decise di compiere questo gesto elegante nei confronti del suo calciatore. Una decisione rispettabile e da sottolineare che, però, si è rivelata un clamoroso autogol per Marotta e soci: oggi beffati da colui che hanno lasciato partire senza rimpianti e, per di più, senza un minimo ritorno economico. "Per il Siviglia era fondamentale vincere, perché volevamo entrare in Europa League – ha commentato a fine gara " el hombre del partido" – Per rispetto verso la Juventus, avrei però preferito un pareggio del City, così loro sarebbero arrivati primi".

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