Champions League, l’Uefa pronta ad usare il Var dai quarti di finale
Le molte polemiche che hanno accompagnato la scorsa edizione (una su tutte, il famoso rigore concesso al 93esimo Real Madrid nel quarto di finale con la Juventus) hanno fatto breccia nella testa dei dirigenti Uefa e riportato alla luce il discorso legato al Var e al suo utilizzo in Champions League. Secondo il tabloid "The Times", la federazione europea starebbe infatti riflettendo sull'introduzione del Video Assistant Referee nella massima competizione continentale.
Come riportato dai media britannici, l'Uefa sarebbe dunque disposta ad introdurre il Var dai quarti di finale di questa edizione, a patto che venga approvato l'utilizzo del sistema nel prossimo incontro del comitato che si terrà a Monaco la prossima settimana e che arrivi l'ok definitivo del comitato esecutivo Uefa alla fine di ottobre.
La richiesta di Agnelli e l'esame di Russia 2018
"Non si può più tornare indietro, è un processo irreversibile. C'è la tecnologia per evitare determinati errori e questi possono essere eliminati dappertutto". Chiesto a gran voce da Andrea Agnelli dopo l'eliminazione della Juventus, e giudicato positivamente in occasione del suo utilizzo nella Coppa del Mondo in Russia, il Var potrebbe dunque sbarcare anche in Champions, porre fine alle molte lamentele giunte da ogni angolo d'Europa e magari essere utilizzato anche ai prossimi Europei del 2020.
Inizialmente rifiutato dai dirigenti di Nyon anche per la mancanza delle infrastrutture necessarie in molti stadi d'Europa, il Var ha ora grandi chance di entrare in azione nella fase più importante della coppa dalle grandi orecchie. La scelta di usarlo dai quarti in avanti, dove gli stadi coinvolti sono principalmente quelli più importanti, potrebbe infatti aiutare l'Uefa ad evitare problemi tecnologici e a dare finalmente il via al suo utilizzo.