Champions League, Juventus occhio a Martial: il “piccolo Henry” del Monaco
E' piccolo, ma già grande. Si chiama Anthony Martial, ha soli diciannove anni ed è uno dei migliori talenti che il calcio transalpino ha saputo produrre in questi ultimi anni. Per chi ancora non lo conosce, il prossimo incrocio tra Juventus e Monaco nei quarti di Champions League potrebbe tornare utile per seguire da vicino le doti di questo ragazzo francese, già paragonato ad un grande del calcio transalpino: Thierry Henry. Dire che Martial ha bruciato le tappe è dire poco. Allevato nella stessa scuola calcio del mitico "Titi" e cresciuto nelle giovanili del Lione poco più che quattordicenne, l'attaccante ha collezionato 32 presenze e 21 gol con la selezione giovanile dell'Olimpique. Exploit che gli ha dato l'opportunità di arrivare in nazionale (Under 16, 17 e 18) e di esordire con la prima squadra del Lione nella sfida di Europa League contro l'Hapoel Shmona e, successivamente, anche in Ligue 1 durante la partita contro l'Ajaccio: dove gioca più di venti minuti riscuotendo gli applausi dei tifosi e degli addetti ai lavori.
Marotta lo segue – Acquistato tra le polemiche dal Monaco, nel 2013, Martial colleziona 11 presenze (e due gol) in prima squadra sotto la gestione di Ranieri, che lo schiera spesso in attacco. Complice la partenza di Falcao, diventa titolare nella scorsa stagione segnando un gol pesante (nei minuti di recupero) al Paris Saint-Germain e mettendosi in mostra contro l'Arsenal, all'Emirates Stadium. Dopo le gioie di Parigi e Londra, Martial si consacra anche davanti ai propri tifosi con la successiva doppietta al Bastia. Nel suo futuro potrebbe esserci la Juventus perché, al di là della doppia sfida di Champions League, il club piemontese vorrebbe portarlo a Torino e inserirlo nella rosa di Massimiliano Allegri. Dopo la sua esplosione, però, il prezzo del suo cartellino è notevolmente lievitato. Ci vorranno, infatti, non meno di 15 milioni di euro per "schiodarlo" dalla sua attuale residenza dorata.