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Champions League, i significati dei soprannomi delle squadre agli ottavi

Dai Gunners alle Merengues, passando per The Foxes, Partenopei e Palanganas: tutti i soprannomi (e le origini) delle 16 squadre ancora in corsa per la Champions League.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ronaldo alza al cielo il trofeo della Champions League 2016/2017
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Il conto alla rovescia è ormai iniziato: la prossima settimana riprenderanno le coppe europee e, in particolare, la UEFA Champions League. Delle 56 squadre di partenza, sono rimaste ormai in sedici: l'élite del calcio europeo. Quasi tutte sono delle habitué per gli ottavi di finali, tanto da essere chiamate ormai con i rispettivi soprannomi prima ancora che con la nomenclatura ufficiale. E in alcuni casi l'origine dei rispettivi soprannomi è davvero curiosa.

La Vecchia Signora ed i Partenopei

Le italiane in corsa sono due: la Juventus ed il Napoli, che ovviamente non hanno bisogno di presentazioni. Il club bianconero, che di soprannomi ne hanno tanti, spesso viene definito all'estero come "La Vecchia Signora". Il significato originario si è perso nel tempo, ma pare fosse in uso già negli anni Venti, quando fu acquistata dalla famiglia Agnelli e probabilmente si riferiva al fatto che fosse già una "nobile" squadra dalla lunga tradizione sportiva.

Viceversa, il soprannome più in uso per il Napoli è quello che ne definisce i calciatori (ed i tifosi) come Partenopei. Il soprannome deriva dall'antico nome greco della città, Partenope (accanto alla quale sorse poi Neapolis, ovvero "città nuova", dalla quale è derivato il nome odierno): in greco, Partenope era il nome della Sirena che, secondo la leggenda, viveva nel Golfo e cercò di ammaliare Ulisse, ma non riuscendovi si gettò in mare, con il suo corpo che si arenò poi sull'isolotto di Megaride, dove oggi sorge Castel dell'Ovo.

Le altre: dai Gunners ai Culés

Soprannomi particolari anche per le altre squadre. I giocatori (e tifosi) dell'Arsenal, ad esempio, vengono comunemente definiti "Gunners", "gli artiglieri", perché il club fu fondato dagli operai della Royal Arsenal, fabbrica di armamenti inglesi. "Los colchoneros" ("i materassi"), invece, è il soprannome ricavato per l'Atlético Madrid: questo perché i colori sociali, il bianco ed il rosso, erano utilizzati per le fodere nei materassi all'inizio del secolo scorso. I "culés" ("i sederi") fu invece dato ai tifosi del Barcellona perché nel vecchio stadio di Les Corts, in molti sedendosi sugli spalti (che affacciavano in strada), mostravano la riga delle terga.

Las Águias ("le aquile"), è invece il soprannome del Benfica: questo perché l'aquila è simbolo della squadra, oltre che della città lusitana. Un animale anche per il Leicester: The Foxes ("le volpi") è il soprannome ricavato dalla popolare (all'epoca, ovvero inizio Novecento) caccia alla volpe che si teneva nel Leicestershire. Il soprannome del Bayer Leverkusen è Die Werkself ("i lavoratori"), soprannome dovuto al fatto che la nascita del club fu dovuta a 170 lavori dell'omonima Bayer.

Per il Porto, il soprannome è Dragões ("i dragoni"), simbolo dell'invincibilità, mentre per il Siviglia è Palanganas ("i lavandini"), dovuto al fatto che nel proprio stadio i lavabi avessero come colore proprio il bianco ed il rosso. Per il Real Madrid, grazie alle classiche maglie bianche, nacque il soprannome di "merengues" ("le meringhe"), mentre per il Paris Saint-Germain, che è arrivato alla ribalta del grande calcio solo negli ultimi anni, il soprannome è semplicemente PSG.

I club "colorati"

Alcuni club, invece, vengono rinominati esclusivamente in base ai propri colori sociali. E' il caso del Bayern Monaco, soprannominato semplicamente "Die Roten" ("i rossi"), perché nel 1906, quando si fuse con il Münchner Sport-Club, ne acquistò anche i colori sociali rinunciando al proprio, che era il nero. Stesso destino per il Borussia Dortmund: inizialmente le casacche erano a strisce blu e bianche con una cintura rossa in diagonale.

Poi però nel 1913, dopo una serie di fusioni, decise di adottare il giallo-nero che sono anche i colori araldici della città. E così nacquero Die Schwarz-Gelben ("i gialloneri"). Anche il Manchester City viene associato spesso ai propri colori, venendo chiamati i propri giocatori "The Sky Blues" ("gli azzurro cielo"). I calciatori del Monaco, club dell'omonimo principato, sono conosciuti invece come "Les Rouges et Blancs" ("i biancorossi"), dal colore del casato dei Grimaldi.

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