Champions League 2011, Schalke-Inter 2-1: nessun miracolo, campioni eliminati

Non c'è stato nessun miracolo a Gelsenkirchen, anzi. L'Inter di Champions League è sembrata tutt'altro che convinta e convincente contro uno Schalke contro cui serviva moltissima fortuna, un po' di autorità e tanta precisione. Leonardo ha messo in campo una formazione per alcuni versi anche sorprendente con Nagatomo a sinistra, Zanetti riportato a centrocampo ma soprattutto Cambiasso in panchina, favorendo davanti alla difesa il tanto discusso Thiago Motta.

Possesso palla, tiri in porta, collezione di calci d'angolo. Il primo tempo fa vedere la voglia nerazzurra di non sfigurare ma Neuer non è mai impegnato seriamente. E mentre l'Inter prova a creare, lo Schalke infila l'azione del gol del vantaggio spezza sogni al 45′ minuto, a pochi secondi dall'intervallo uccidendo mentalmente i nerazzurri. Il solito, grande, Raul non si è fatto pregare due volte approfittando del solito, grande, svarione difensivo: dribbling secco su Julio Cesar e piattone di destro per il gol numero 72 in campo internazionale che lo consacra sempre più Re di Coppa.

Nella ripresa, piccolo acuto nerazzurro con il gol di Thiago Motta ma il demerito è tutto della difesa tedesca che pasticcia su calcio d'angolo. Lo Schalke troverebbe anche il raddoppio con Howedes ma l'arbitro Skomina annulla per un fuorigioco inesistente, prima del gol del 2-1 finale regolarissimo. L'Inter non fa nulla per crederci, Neuer si impegna solo a fermare i cross in area ma non c'è mordente in avanti e nessuno si accorge che i nerazzurri giocano con il tridente per tutta la ripresa.

L'ultima italiana esce mestamente dalla Champions League, giustamente. E' Campione in carica, ma ha giocato da comprimaria.