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Champions, la Uefa critica: “Il prato di San Siro non è degno di una finale”

Il delegato della Federazione solleva obiezioni: “Faremo il possibile per renderlo degno di un evento così importante”. La replica: “Situazione sotto controllo, abbiamo una valutazione di 4.5 stelle su 5”. La Uefa stessa in seguito ridimensiona il caso: “Non abbiamo riserve a proposito delle condizioni del campo dello stadio di Milano”
A cura di Maurizio De Santis
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L'erba del vicino è sempre più bella… quella di San Siro non piace alla Uefa che a una settimana dalla finalissima di Champions usa toni molto critici in riferimento alle condizioni del prato milanese. E' il match operations manager Keith Dalton a puntare l'indice contro il rettangolo verde del ‘Meazza' definendolo "non degno" di un appuntamento di così grande portata internazionale. Secondo gli organizzatori dell'evento la situazione in cui versa il terreno di gioco non è ottimale. E soprattutto la manutenzione sarebbe affidata a persone tutt'altro che esperte al riguardo. "Con tutto il rispetto ma il capo giardiniere che si occupa di San Siro è molto giovane – ha ammesso il membro incaricato dalla Federazione continentale – ma è anche l’unica persona con competenze tecniche nella squadra operativa dello stadio. Tutti gli altri possono al massimo tenere una forca".

Uno scorcio dello stadio di 'San Siro'
Uno scorcio dello stadio di ‘San Siro'

La domanda sorge spontanea: sta messo davvero così male il prato e ce la farà Milano a presentare un manto erboso che non faccia sfigurare l'Italia al cospetto della platea internazionale? Dalton ammorbidisce i toni e parlando del suo operato ne adotta altri rassicuranti. "Stiano tranquilli i tifosi spagnoli (Real e Atletico Madrid sono le finaliste, ndr) perché il manto erboso sarà pronto. Vogliamo fare in modo che sia praticamente perfetto per l'occasione com'è giusto che sia per la finale di Champions League e per questo stiamo lavorando molto sulla qualità. E ce la faremo in tempo".

Negli anni scorsi il prato del ‘Meazza' è stato spesso oggetto di malcontento da parte delle squadre di calcio – Milan e Inter in testa -. Dal 2012/2013 per raggiungere un livello di efficienza ottimale si è deciso di adottare un sistema misto, ovvero un prato in parte di erba naturale e in parte sintetica: un espediente che ha permesso di abbattere i costi delle rizollature continue e migliorare le condizioni del manto verde. La Uefa, però, ritiene che lo standard non sia quello ottimale. L'erba del vicino… la replica è della M-I Stadio, la società formata da Milan e Inter che ha in gestione San Siro.

In merito alle dichiarazioni di un Dirigente di Uefa, match operations manager mai visto a San Siro in questi ultimi tre anni di lavoro per UCLF 2016 – si legge nel comunicato – si evidenzia che il loro contenuto, oltre a non corrispondere al vero e a non essere quello comunicatoci ufficialmente da Uefa, risulta anche essere totalmente contraddittorio, indicando che per la gara potrà essere raggiunta la perfezione del terreno di gioco.

Questo avverrà proprio grazie al lavoro dello Staff tecnico e operativo, coordinato dall’agronomo di San Siro, che lo è anche per la Lega di Serie A e Serie B, con addetti assolutamente adeguati per qualità e quantità, con professionalità di esperienza pluriennale e ruoli riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Ricordiamo che il monitoraggio del campo per la Finale di Champions League è iniziato con Uefa e i suoi consulenti lo scorso ottobre con valutazioni periodiche: ad oggi è stato riconosciuto un ranking di 4,5 stelle su 5, per arrivare alle 5 il prossimo 28 maggio.

Il terreno, inoltre, è stato visionato dal delegato delle finaliste, che l’ha giudicato già in buone condizioni. Se vi fossero state criticità rilevanti, l’indicazione sarebbe stata quella di rizollare il campo, cosa che a San Siro negli ultimi 3 anni non è mai avvenuta in corso di stagione proprio per l’ottimo livello raggiunto, contrariamente a quanto avvenuto negli campi che hanno ospitato altre finali Uefa.

La stessa Uefa ha poi ridimensionato il caso attraverso il direttore delle competizioni, Giorgio Marchetti: "L'Uefa non ha assolutamente alcuna riserva a proposito delle condizioni del campo dello stadio di Milano, che sarà eccellente – ha ammesso in una nota riportata dall'agenzia Ansa -. Le citazioni attribuite ad un manager dell'Uefa sono state prese completamente fuori dal proprio contesto. L'organizzazione della finale a Milano è su ottimi binari".

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