Champions, Juventus tra le quattro semifinaliste

La Juventus è arrivata tra le prime quattro d'Europa e dovrà vedersela con la creme del calcio continentale: Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona, le altre tre che si sono guadagnate l'accesso alla penultima fase di Champions League. E non sarà facile per i bianconeri di Allegri apparsi tra tutti, i meno compatti e devastanti. Chiunque incrocerà le armi con i campioni d'Italia partirà – almeno sulla carta – favorito dai pronostici. Ma per la Juve è comunque già un successo perché con l'accesso alla semifinale per il club torinese è arrivata una nuova ventata di entrate economiche e con in vista l'ennesimo sold out allo JStadium in attesa di sperare nell'impossibile che possa avverarsi. La doppia sfida vinta con il Borussia ha portato nelle casse bianconere altri 11 milioni di euro e altrettanti sono arrivati dai quarti vinti col Monaco per un guadagno totale nella Champions 2014/15 che è ad oggi vicino ai 90 milioni di euro.

Real Madrid
Guardando le ultime prestazioni l'avversario più abbordabile sembrerebbero i Blancos dell'amico Ancelotti. Il Real ha brillato meno degli altri, sia agli ottavi che ai quarti. Si è qualificato ma senza mai dare l'impressione di imporre il proprio gioco e le proprie idee, come l'anno scorso quando raggiunsero la finale e vinsero la tanto inseguita ‘decima'. Contro lo Schalke04 i Blancos hanno anche rimediato una brutta figura venendo fortemente criticati dal proprio pubblico che però ha trascinato le merengues a superare l'Atletico nel derby di Champions, pareggiando al Calderon e trovando il guizzo vincente al Bernabeu all'87' grazie al Chicharito. Ma le gare sottotono sono state anche figlie di una serie di infortuni che hanno obbligato Ancelotti a dover inventarsi le formazioni da mettere in campo, dovendo fare a meno dei vari Bale, Benzema e Modric. E tranne il francese, anche contro i bianconeri gli altri due resteranno fermi ai box. Piccolo grande aiuto che la Juve dovrà sapere sfruttare.
Bayern Monaco
Dopo il Real ecco il Bayern di Guardiola. Non al massimo ma pur sempre una squadra che quando decide di giocare non lascia nemmeno le briciole all'avversario di turno. Contro il Porto lo si è visto nel match di ritorno: usciti dalla trasferta portoghese sotto di 3-1 i tedeschi hanno impartito il loro calcio dal primo minuto chiudendo il primo tempo sul 5-0. Una prova di forza e di qualità impressionanti se si considera che anche i campioni di Germania annoveravano tra gli altri anche molte defezioni come Robben e Ribery. Unico neo, proprio la trasferta di Oporto dove c'è stato un black out pericolosissimo, un calo di concentrazione che sarebbe potuto costare carissimo ad uno dei club più forti dell'ultimo quinquennio sul panorama europeo.
Barcellona
Infine la vera grande favorita della Champions, il Barcellona di Luis Enrique. O meglio, di Neymar, Messi e Suarez, il ‘tridentazo' delle meraviglie che sta trascinando gli azulgrana come ai tempi del tiki-taka di Guardiola. Ottenendo gli stessi straordinari risultati e giocando – se possibile – ancor meglio soprattutto davanti alla porta avversaria dove le soluzioni da adottare ogni partita sono diverse e sempre vincenti. Il Barça in Champions fin qui non ha mostrato alcun punto debole ed è proprio questo il problema per la Juventus: i catalani possono anche migliorare cammin facendo e se negli ultimi dieci anni sono arrivati in semifinale per ben otto volte, qualcosa di positivo dovrà pur esserci.