Champions, finale di Cardiff: Juve, miglior difesa, contro il Real, miglior attacco
Saranno anche i favoriti da parte dei professionisti della scommessa ma questi Blancos non appaiono di certo insuperabili. Lo dicono i numeri e soprattutto lo dice l'Atletico Madrid che ha fatto tremare le colonne d'Ercole di Zinedine Zidane in semifinale, vincendo quella di ritorno al Vicente Calderon 2-1 e sfiorando la clamorosa remuntada. Il Real Madrid infatti ha tremato in difesa, dove mancano elementi importanti subendo ancora due gol. Tanti, troppi se si guarda il tabellino della Juventus ben diverso: fin qui i bianconeri hanno incassato solamente tre reti in tutto, confermandosi la miglior difesa del torneo.
Difesa che fa acqua – Sono ben 17 le reti subite dal Real Madrid in questa edizione di Champions League, subite nelle 12 partite fin qui disputate, più di un gol ogni 90 minuti. Una media preoccupante che viene edulcorata unicamente dalle bocche da fuoco offensive, capitanate dal solito Cristiano Ronaldo, mister 100 gol in Coppa. E contro l'Atletico, nell'ultima semifinale, la difesa delle merengues ha vacillato pericolosamente, subendo un record negativo: il Real, prima di ieri sera, non aveva mai subito 2 gol nei primi 16 minuti di gioco nella moderna Champions League.
Fortino bianconero – Di contro, c'è una Juventus blindata. I bianconeri nelle 12 gare fin qui disputate hanno subito solamente tre gol complessivi, l'ultimo dei quali, a qualificazione per Cardiff ampiamente raggiunta, dal Monaco. Un dato che dimostra la solidità del reparto arretrato dei campioni d'Italia che si apprestano a giocarsi la seconda finale in tre anni, con la migliore difesa dell'intera attuale edizione.
Miglior attacco contro gli imbattuti – Differente il discorso legato agli attacchi. Il Real Madrid si è confermata autentica macchina da gol. In questa Champions League ha segnato 32 reti, meritandosi il miglior attacco del torneo. Un bottino importante che confrontato ai soli 21 gol bianconeri assumono uno spessore ancora maggiore. Ma da ieri sera, l'unica squadra che può vantare la propria imbattibilità è proprio la Juventus. Altro dato che pende a favore di Allegri, più pragmatico di Zidane nel preferire la sostanza, lasciando spesso la forma (e la sconfitta) agli avversari.