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Champions 17-18, Mediaset più partite in chiaro, e Pier Silvio apre a Sky

Nella prossima stagione su Premium ci sarà la possibilità di acquistare singole partite di Champions. La pay-tv di Berlusconi potrebbe inoltre cedere una parte dei diritti già quest’anno a Sky.
A cura di Alessio Morra
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Il prossimo anno sarà l’ultimo con la Champions League in esclusiva sulle reti Mediaset, Sky infatti si è aggiudicata il bando 2018-2021. Vuole chiuderà in bellezza Mediaset che promette grandi novità per la prossima stagione. Il gruppo di Cologno Monzese, che ancora non ha deciso se puntare sul calcio sulla tv a pagamento, ha fatto sapere che ci saranno molte più partite di Champions in chiaro, con ogni probabilità su Canale 5. E soprattutto Pier Silvio Berlusconi ha fatto sapere che i diritti potrebbero essere condivisi con altri operatori. Si parla di Infinity, ma anche di Sky:

Vedremo di volta in volta quale sarà la logica prevalente. Dare in chiaro la Juve nelle battute finali ci è sembrato doveroso per il pubblico italiano e anche per la nostra concessionaria pubblicitaria. Sky? Magari avere con un anno d’anticipo la Champions potrebbe interessargli, ma bisogna chiedere a loro.

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Da Montecarlo, dove sono stati presentati i palinsesti Mediaset della prossima stagione Pier Silvio ha fatto capire la sua società non investirà più grosse cifre nel calcio:

Con il calcio ho imparato che ci si vede sempre, ma abbiamo ancora una stagione di Champions e di Serie A, poi vedremo. Voglio dire, però, che per i diritti del campionato italiano siamo ancora in gioco. La mossa di non presentarsi all’asta di Lega è stata un segnale che abbiamo voluto mandare perché ritenevamo sbagliata la formazione dei pacchetti. A noi interessa il calcio ma a prezzi ragionevoli.

L’obiettivo con cui è nata Mediaset Premium era difensivo, avevamo tanta banda digitale a disposizione e le ricerche parlavano di una fortissima crescita della pay-tv, con un potenziale di 12 milioni di famiglie. Poi abbiamo fatto un passo importante con l’acquisto dei diritti del calcio, ma non ha funzionato, perché la verità è che il mercato pay è rimasto ermo a 6 milioni e mezzo di abbonati. Riteniamo che la pay-tv sia arrivata al suo massimo, vive solo per i grandi eventi sportivi che hanno costi folli.

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