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Cesare Prandelli: “Totti sta battendo ogni record”

Il ct della Nazionale fa i complimenti al capitano della Roma che sta vivendo una seconda giovinezza con Zeman.
A cura di Maurizio De Santis
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il selezionatore della nazionale azzurra

Avesse avuto bisogno dell'investitura ufficiale, allora le parole di Cesare Prandelli equivarrebbero a una sorta d'incoronazione. Francesco Totti è, sì, il Re di Roma ma è soprattutto uno dei pochi talenti del calcio italiano in circolazione. L'età, dicevano, gli avrebbe tolto smalto. Sarà la cura ricostituente del boemo, che ha sempre avuto frasi di elogio per il Pupone. Sarà che, quando hai classe, la seconda giovinezza ti fa un baffo, la chiudi in un pallone e la prendi a calci. Ma è lui, in questo momento, il prodotto migliore del calcio tricolore degli ultimi anni (nella gara con la Fiorentina ha anche raggiunto quota 221 gol in Serie A). "Sta battendo ogni record, perché oltre a essere un campione vero quando si prefigge un obiettivo riesce a sempre a raggiungerlo". Ad affermarlo non è un romanista sfegatato ma il commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli. A Pisa, a margine di un'iniziativa benefica, ha esaltato la brillante stagione del capitano della Roma.

Ho avuto la fortuna di allenarlo solo per pochi mesi – ha aggiunto Prandelli – ma per me è stato un onore, perché è un grande professionista e un esempio per tutti. Per me non è una sorpresa, e l'età non conta, perche' conoscevo le qualita' di Francesco e, allenandolo, ne ho potuto apprezzare anche il grande spessore umano.

Dal Pupone ai pupilli in erba: la crisi finanziaria che ha spinto all'autarchia molte Società ha offerto opportunità insperate, fino a qualche tempo fa, a molti talenti dei club italiani.

L'ottimo rendimento di molti giovani nel campionato di serie A ci conferma che quando avevamo fatto la scelta del rinnovamento in nazionale avevamo visto giusto.

De Sciglio, Insigne, Destro, El Shaarawy e molti altri si sono messi in evidenza nei rispettivi club di appartenenza ma Prandelli non vuole parlare dei singoli.

Le loro prestazioni sono sotto gli occhi di tutti – chiosa il tecnico – e non sarebbe giusto fare graduatorie di merito in questo momento. Adesso devono continuare a lavorare come hanno fatto finora, continuando a crescere e a mettersi in mostra. Alla fine vedrete che troveranno lo spazio che meritano.

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