Cecchinato l’eroe del Roland Garros: “Sognavo di fare il calciatore. Il mio idolo era Kakà”
Dopo quarant’anni esatti un tennista italiano è tornato nelle semifinali di una prova del Grande Slam. Marco Cecchinato sta riscrivendo le pagine del nostro tennis e lo sta facendo alla grande, dopo aver battuto domenica scorsa negli ottavi di finale David Goffin, elegante giocatore belga finalista al Masters lo scorso anno, ha sconfitto nei quarti di finale Nole Djokovic, ex numero uno del mondo.
Il serbo subito dopo il match si è complimentato con Cecchinato, divenuto rapidamente un idolo del web, anche Fiorello gli ha dedicato un bel tweet. Sono arrivati poi anche i complimenti di Gigi Buffon, sempre via social. Adesso sul suo cammino c’è Thiem, giocatore austriaco di primissima fascia per la terza volta consecutiva tra gli ultimi quarti a Parigi. In attesa di giocare il match più importante della sua carriera il palermitano in una conferenza stampa ha svelato un po’ di sé e ha parlato anche di calcio.
C’è sempre stato un legame molto forte tra il calcio e il tennis. I tennisti hanno sempre avuto un debole esplicito per il calcio, e allo stesso modo per tanti anni la racchetta è stato l’hobby prediletto dei calciatori. Cecchinato, che lunedì sarà per la prima volta tra i primi trenta del mondo, ha rivelato, in una conferenza stampa al Roland Garros, che avrebbe voluto fare il calciatore: “Alternavo il tennis al calcio, ero un attaccante niente male e sognavo di diventare professionista. Mio cugino Francesco Palpacelli mi ha convinto a provare il tennis e ho provato questa carriera”.
E senz’altro ha fatto bene a scegliere il tennis Cecchinato che quest’anno ha vinto anche il primo torneo della sua carriera a Budapest. Ma il calcio resta la grande passione del ‘Ceck’ che ha svelato il suo tifo rossonero e ha detto che il suo grande idolo era Kakà, che dopo averlo saputo si è complimentato con il giocatore palermitano in una stories su Instagram.