Infortunio per Castellazzi: fuori due mesi? Tanto c’è Palacio (VIDEO)
Nel 2008 il portiere con la maglia della Sampdoria si lussò la spalla destra e rientrò dopo due mesi. Questa volta si è infortunato alla sinistra ma i tempi di recupero potrebbero non cambiare. Intanto, l’Inter festeggia il passaggio ai quarti di Coppa Italia e il portiere per caso: Rodrigo Palacio.
E' stata una notte particolare per i colori nerazzurri, vincenti sull'Hellas Verona 2-0 nell'ottavo a gara unica di Coppa Italia, grazie alle reti di Cassano e Guarin, ma che ha visto anche il brutto infortunio a Luca Castellazzi, il portiere titolare di Coppa, uscito in barella nei minuti finali della partita, dolorante ad una spalla. Lasciando l'Inter in 10 – Stramaccioni aveva finito i cambi – e ‘obbligando' Rodrigo Palacio a vestire i panni di portiere. Meritandosi anche gli applausi di un San Siro semivuoto, con una parata che ha salvato la porta nerazzurra dal possibile ritorno scaligero.
“ Ho fatto una grande parata, ma ero vicino a dove è andata la palla… ”
Rodrigo Palacio
Ancora una lussazione, come nel 2008 – "
Castellazzi è stato sfortunato. Gli è uscita la spalla". Questo è stato il commento del dopo partita da parte di Andrea Stramaccioni che ha potuto sorridere festeggiando il debutto ufficiale in Coppa Italia con una rotonda vittoria anche se il finale è stato da brividi. "
Anche questa sera l'Inter ha saputo ravvivare il finale" ha poi aggiunto "
Oramai siamo abituati a crearci complicazioni…". Che però non sono state così gravi almeno dal punto di vista del risultato. Da quello degli infortuni, invece, non si può certo sorridere. Luca Castellazzi, il secondo ufficiale di Handanovic e titolare di Coppa Italia ha infatti subito un brutto guaio alla spalla sinistra dovendo uscire obbligatoriamente anzitempo in barella, lasciando i compagni in dieci e senza un sostituto. Adesso si attenderà il referto delle analisi mediche e della diagnosi che però, rivedendo la dinamica, non sarà cosa da poco: si attende uno stop almeno fin dopo la pausa natalizia. La prima diagnosi da confermare è lussazione alla spalla (fuoriuscita della testa dell'omero dalla sua naturale posizione) che spesso richiede anche un piccolo intervento chirurgico per ridurne futuri problemi. Di certo, Castellazzi dovrà indossare un tutore per almeno un paio di settimane, poi bisognerà attendere per i tempi di recupero definitivi visto che il ruolo che ricopre lo obbliga a non avere alcun risentimento futuro. L'ultima volta che subì un infortunio simile (2008 con la maglia della Sampdoria, sub-lussazione alla spalla destra) rimase out per più di un mese.
“ Possiamo contare su un altro valido portiere… ”
Andrea Stramaccione
Esce Castellazzi, para Palacio – E dire che c'erano state già delle avvisaglie sulla precaria condizione del ‘numero 12′ nerazzurro. Non considerate importanti dallo staff medico in panchina e dallo stesso Stramaccioni. Prima dell'ultimo cambio, avvenuto al 30′ minuto della ripresa con J.Zanetti per J.Jesus, su un tiro altissimo di Bojinov sopra la traversa, proprio Castellazzi cadendo si era toccato la spalla. Tanto che in panchina si era subito scaldato Belec poi rimessosi a sedere troppo prematuramente, col senno del poi. Avesse il giocatore optato per la sostituzione o il tecnico a coltivare l'idea di preservarne l'integrità, il finale sarebbe stato diverso. Ma la cronaca è stata un'altra: al 75′ ultimo cambio dell'Inter e tre minuti dopo al 78' la spalla sinistra di Castellazzi che salta dopo aver salvato la porta nerazzurra. Minuti di tensione attorno al portiere nerazzurro, telecamere su Stramaccioni che già sapeva di non poter avere altre alternative che scegliere un giocatore di ruolo da infilare tra i pali, la corsa di Chivu (capitano di serata) a prender in panchina guanti e maglia di Belec, un conciliabolo dei giocatori nerazzurri su cosa fare. E la scelta finale di Rodrigo Palacio in veste di portiere che permette all'Inter di approdare ai quarti dove attenderà la vincente in
Coppa Italia tra Bologna e Napoli. Nel dopo gara l'argentino svelerà che in porta lui c'era già stato, nelle partitelle e per divertimento. Eppure, l'ultima parata, a salvare il risultato è stata proprio la sua a 2 minuti dalla fine. Non proprio da manuale ma comunque di grande effetto, tanto da meritarsi foto, video, commenti ("
Palacio in porta? un'alternativa da valutare" ha ironizzato Stramaccioni) e un nuovo soprannome tutto per sè: Pa"ra"cio…