Cassano: “Mazzarri è un top come allenatore, non come persona”

"Non volevo deludere mia mamma. Lei mi ha dato un sacco di consigli, io li ho seguiti e mi sono trovato bene così". Ecco cosa lo ha spinto a diventare Fantantonio. Discolo, impertinente, ribelle: Cassano si racconta a Mediaset. Parla della sua infanzia, di ‘Bari vecchia', delle partite giocate per strada e ne va fiero. "A volte ricordo cosa facevo 20 anni fa, soprattutto quando passo vicino casa. I grandi giocatori per me nascono in strada ed essere nato e cresciuto così, senza il cravattino è stato bello per me". Senza fronzoli, verace, diretto (a volte, anche troppo), fuori dalle righe, allergico alle regole come da ragazzino. "C'era un ragazzo, quando giocavamo a calcio io dribblavo tutti e gli lasciavo la palla sulla linea, lui segnava ed era felicissimo". E' così: prendere o lasciare, si odia o si ama. Con Fantantonio non esistono mezze misure. Pure con Balotelli. "E' un bravissimo ragazzo, mi sembra di rivedere me all’età di vent’anni… Bisogna semplicemente prenderlo per quello che è".
Inter nel cuore. "I miei ex compagni probabilmente possono arrivare in zona Champions insieme con il Napoli, mentre lo scudetto per me lo vince la Juventus facile. Hanno un allenatore top ma una persona meno top e secondo me farà grandi cose. Io sono tifoso interista e continuerò a tifare per l’Inter, non per lui. A me di lui non frega niente".
Totti eterno. "Potrebbe giocare per i prossimi sei anni. E' vero che la serie A si è abbassata di livello ma lui il suo livello lo ha sempre mantenuto al massimo".