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Caso Shojaei, l’Iran può rischiare l’esclusione al Mondiale Russia 2018

Masoud Shojaei non viene più convocato in nazionale dopo aver giocato contro il Maccabi in un match dei preliminari di Europa League. Se la FIFA scoprisse che le mancate convocazioni sono davvero figlie di una scelta politica l’Iran potrebbe andare incontro all’esclusione dei Mondiali. Una flebile speranza si accende nuovamente per l’Italia.
A cura di Alessio Morra
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Negli ultimi mesi un paio di nazionali hanno rischiato l’esclusione dal Mondiale di Russia, il pericolo è scampato sia per il Perù che per la Spagna, ora pare sia sotto investigazione l’Iran, la seconda squadra qualificatasi sul campo (dopo il Brasile). L’Italia ha ancora una residua speranza di giocare Russia 2018. La FIFA ora osserva da vicino il caso che riguarda Masoud Shojaei, un calciatore iraniano.

Il caso Shojaei

Questo calciatore iraniano, classe 1984, alla fine del 2018 ha rescisso il proprio contratto con il Panionios e ha firmato pochi giorni dopo un contratto di sei mesi con l’AEK Atene. Questo passaggio è tutt’altro che banale. Per capire il perché bisogna fare un passo indietro. Il 27 luglio 2017 nel terzo turno preliminare di Europa League il Panionios gioca il preliminare di Europa League con il Maccabi Tel Aviv.

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Shojajei e il compagno di squadra Hajsafi non vogliono giocare, ufficialmente non lo dicono, ma il diniego è figlio del mancato riconoscimento dello stato di Israele da parte dell’Iran. Nel ritorno entrambi giocano e prima della partita scambiano il cinque con gli avversari. Quel gesto crea loro tanti problemi. Hajsafi si scusa pubblicamente e viene riabilitato, mentre Shojaei viene escluso dall’elenco dei convocati della nazionale dell’Iran.

Shojaei, giocatore scomodo

Shojajei, che ha disputato già due Mondiali (2006 e 2014), già in passato ha espresso posizioni contro il regime iraniano. Lo scorso anno al presidente iraniano chiese pubblicamente che le donne potessero essere ammessi negli stadi. In un’intervista a ‘El Pais’ il giocatore ha detto:

Quando il Panionios mi ha costretto a scendere in campo, ho provato a contattare la mia federazione ma non c’è stato niente da fare. Se non fossi sceso in campo, sarebbe stato molto peggio, perché se la FIFA avesse saputo che non giocavo per motivi politici mi avrebbe sorpreso.

La FIFA indaga

Queiroz chiaramente può decidere chi convocare in nazionale, ma la federazione internazionale vuole capire se al tecnico sia stata imposta la non convocazione di Shojaei. E in questo caso il regolamento è abbastanza chiaro perché in caso di gravi ingerenze governative nelle questioni sportive di un paese la nazionale in questione può anche essere estromessa dai Mondiali.

L’Iran nel Gruppo B dei Mondiali

L’Iran è riuscito a qualificarsi con un percorso netto, appena tre gol incassati in venti partite di qualificazioni, ed è finito nel Gruppo B di Russia 2018, uno di quelli più interessanti, e sicuramente più complicati per le squadre non incluse tra le teste di serie. Perché in questo raggruppamento ci saranno il Portogallo di Cristiano Ronaldo, la Spagna, una delle favorite per la vittoria finale, l’Iran e il Marocco, tornato dopo vent’anni ai Mondiali.

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