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Cartellini, sostituzioni e falli di mano: le nuove regole per la Serie A 2019/2020

Ecco una carrellata delle nuove regole che l’IFAB ha stabilito per questa nuova stagione calcistica e che saranno in vigore fin dalla prima giornata nella nostra Serie A 2019-2020. Importanti novità sui falli di mano e le sostituzioni, mentre incuriosiscono le rimesse dal fondo e l’utilizzo di cartellini gialli e rossi allargato anche ad allenatori e componenti della panchina.
A cura di Michele Mazzeo
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La nuova stagione calcistica ha ormai preso il via in quasi tutta Europa. Nel prossimo week end infatti anche la Serie A, ultimo tra i principali campionati del Vecchio Continente ad aprire i battenti, scenderà in campo per la prima giornata del torneo 2019/2020. Una nuova stagione che si presenta ai nastri di partenza con diverse novità regolamentari che potranno in qualche modo cambiare il nostro calcio. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio quali sono le innovazioni introdotte dall’International Football Association Board (IFAB) in vista di questa nuova annata calcistica.

Rimessa dal fondo: il pallone non deve più uscire dall’area

Da quest’anno in caso di rinvio del portiere il pallone non dovrà necessariamente uscire dall’area e, subito dopo il tocco, il difensore potrà ricevere il passaggio all’interno dell’area stessa e quindi qualunque giocatore potrà entrare in area di rigore a contendere il pallone: questa modifica avrà un notevole impatto sul gioco, in particolare sulla costruzione dal basso dell'azione. Inoltre, porrà fine a quella stucchevole pratica messa in atto da alcuni difensori di toccare il pallone prima che esca dall'area di rigore per ritardare il gioco imponendo la ripetizione del calcio di rinvio.

Il fallo di mano: criteri oggettivi, nessun gol viziato da un tocco con braccio/mano

È forse l'aspetto del regolamento che fa più discutere, spesso monopolizzando le moviole per giorni interi. Da quest’anno per stabilire se un tocco con il braccio sia punibile o meno, gli arbitri non dovranno più affidarsi unicamente al criterio della volontarietà essendo stato inserito tra gli altri anche qualche criterio “oggettivo”: un qualsiasi movimento che porti l'arto al di sopra della linea delle spalle esporrà infatti il difendente al rischio di vedersi assegnato contro un calcio di punizione (o di rigore). Altra novità importante: non sarà possibile realizzare una rete o procurarsi una occasione da gol con un tocco di mano, anche se palesemente fortuito. Va da se che soltanto nel caso l'arbitro ravvisi malizia nel gesto punirà il colpevole con un cartellino giallo.

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Sostituzioni, si esce dal punto più vicino: stop alle perdite di tempo

Altra norma pensata per contrastare le pratiche messe in atto da alcuni calciatori per ritardare il gioco è quella che imporrà a chiunque venga sostituito di uscire dal terreno di gioco dal punto più vicino in cui si trova al momento del cambio. Niente più passerelle lungo il campo fino a raggiungere la zona delle panchine, condite da spintoni degli avversari preoccupati dallo scorrere dei secondi: una volta che il calciatore avrà varcato la linea laterale, il sostituto potrà entrare immediatamente sul terreno di gioco, velocizzando notevolmente la procedura.

L'arbitro non è più ‘neutro’, se tocca il pallone il gioco si interrompe

Un'altra importante novità introdotta per ripristinare giustizia in alcune azioni è quella che prevede l'interruzione del gioco nel caso in cui un impatto fortuito dell'arbitro col pallone faccia cambiare il possesso oppure infici significativamente lo svolgimento di una manovra. In questi casi il direttore di gara fischierà e "scodellerà" il pallone, consegnandolo alla squadra che ne era in possesso prima dell'impatto.

Le altre modifiche al regolamento: gli attaccanti in barriera e il vantaggio sui cartellini

Un'estensione del concetto di "vantaggio". Nel caso in cui un fallo sia da sanzionare con un cartellino (giallo o rosso), ma la squadra che ha subito la scorrettezza intenda battere velocemente il calcio di punizione per approfittare di un posizionamento favorevole dei calciatori, potrà farlo senza attendere il provvedimento disciplinare dell'arbitro. Il direttore di gara provvederà ad estrarre il cartellino appena il gioco sarà nuovamente interrotto. Sempre per quanto riguarda i calci di punizione, ma in questo caso in merito alla loro esecuzione, la nuova regola impedirà agli attaccanti di "allungare" la barriera dei difensori. I compagni di chi calcia la punizione dovranno stare "almeno ad un metro" da qualsiasi muro "composto da almeno 3 difendenti". Non sarà più possibile quindi mettere in difficoltà i portieri, ostacolandone la visuale con barriere suppletive.

Cartellini anche per gli allenatori

Da quest’anno anche i tecnici seduti in panchina potranno ricevere delle ammonizioni: con due cartellini gialli per l’allenatore in questione scatterà la squalifica. In caso di cartellino “rosso” invece si procederà all’immediato allontanamento dal campo e la relativa sanzione disciplinare che sarà stabilita poi dal giudice sportivo.

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Rigori e rinvii svirgolati, ecco le novità per i portieri

Parare un calcio di rigore è difficile, e spesso i portieri avanzano di qualche passo prima di scegliere un lato e lanciarsi. Sebbene sia una pratica scorretta, è spesso tollerata dagli arbitri. Ma da quest’anno non sarà più così: finché il pallone non sarà stato calciato, gli estremi difensori dovranno tenere almeno un piede sulla linea di porta. Potranno quindi avanzare di un passo, ma senza completarlo. Sembrerebbe un vantaggio per i portieri, ma in realtà la norma nasconde un'insidia: sarà compito dei Var controllare che anche il secondo piede non si sia staccato dalla linea; in quel caso, l'arbitro dovrà ordinare la ripetizione del rigore (nel caso questo non venga segnato).

Ultima modifica, marginale e di rara applicazione, riguarda l'eventualità in cui il portiere svirgoli un rinvio dopo aver ricevuto un retropassaggio da un compagno: dal prossimo anno, sarà possibile per loro raccogliere il pallone con le mani dopo un rinvio "fasullo", mentre prima di oggi un successivo tocco con la mano avrebbe previsto l'assegnazione di un calcio di punizione indiretto contro l'estremo difensore.

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