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Carlitos Tevez in carcere per il fratello: gioca un’amichevole e s’infortuna

Piccolo incidente per l’Apache che aveva pensato di rendere omaggio al fratello, nel 2010 condannato a 16 anni per aver assaltato un furgone blindato. Un colpo subito in un contrasto lo ha messo ko per un mese e il Boca s’è infuriato. Non è la prima volta che il calciatore mostra affetto verso la propria famiglia, di recente ha raccontato che col suo primo stipendio comprò le case agli zii nel quartiere.
A cura di Maurizio De Santis
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Carlitos Tevez in carcere. Attenzione, però, l'Apache è finito dietro le sbarre non per guai con la giustizia ma per affetto. E il gesto compiuto per essere accanto a un parente gli è costato caro suscitando la reazione del Boca Juniors. Cosa è successo di così grave? L'ex attaccante della Juventus aveva fatto visita al fratello (Juan Alberto Martinez) rinchiuso nella prigione di Bouwer (nella provincia di Cordoba) e condannato nel 2010 a 16 anni per aver assaltato un furgone blindato. Per l'occasione è stata organizzata una partita amichevole tra detenuti alla quale ha preso parte anche il calciatore: un'amichevole speciale che ha avuto conseguenze sulle condizioni fisiche del giocatore.

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Un'amichevole poco ‘amichevole'. In uno scontro di gioco (uno dei tanti nel corso di un match dove non gli sono stati lesinati colpi proibiti), l'attuale attaccante del Boca Juniors si è fatto male riportando un problema muscolare: morale della favole, adesso ne avrà per almeno un mese. Un incontro tutt'altro che amichevole durato una ventina di minuti, durante i quali nessuno ha tirato la gamba indietro… anzi, l'agonismo è stato anche maggiore in virtù della presenza del campione sudamericano.

Il Boca Juniors contrariato per l'infortunio. Un piccolo incidente che, secondo quanto raccontato dal giornale argentino ‘Clarin', non è piaciuto affatto alla società gialloblù, costretta a rinunciare a lungo a uno dei giocatori più rappresentativi. Non è la prima volta che Tevez si rende protagonista di gesti particolari nei confronti della propria famiglia.

Quella volta che comprò le case agli zii. Di recente ha raccontato un retroscena che in pochi finora conoscevano. "Quando mi sono trasferito al Corinthians e per la prima volta ho incassato lo stipendio – ha raccontato l'argentino alla CNN – ho comprato 10 case a tutti i miei zii e zie del quartiere. Chiesi a mio padre, che lavora nei cantieri edili, di occuparsi personalmente della cosa: fu lui ad acquistarle e a ridipingerle in modo da renderle accoglienti. Per festeggiare organizzammo un barbecue a casa e allora feci una sorpresa a tutti consegnando le chiavi delle abitazioni".

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