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Capitan Sara Gama, la Cr7 della Juve femminile, alla conquista della Champions

La Juventus Women è nata lo scorso anno e ha subito vinto lo scudetto. Ha debuttato in Champions League pareggiando contro il Broendby e punta a qualificarsi per gli ottavi. Guidata in panchina da Rita Guarino in campo ha un mix di italiane di livello e giocatrici internazionali, dalla Giuliani alle Aluko e Sanderson.
A cura di Alessio Pediglieri
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In attesa di vedere come se la caverà la Juventus  di Cristiano Ronaldo in Champions League, c'è un'altra Juventus che gioca in europa, piace vince e convince: la Juventus femminile. Una sorpresa sportiva entusiasmante, una scommessa della società già vinta stando ai risultati di questi primi passi nel calcio che conta. Appena nata ha vinto lo scudetto e adesso ha esordito in Champions League femminile contro le danesi del Brondby: è finita 2-2, in rimonta, un risultato comunque positivo che costringerà le ragazze di Rita Guarino ad un’impresa al ritorno per conquistare la qualificazione agli ottavi di finale.

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Debutto col botto tricolore

La Juventus Women però è già una piacevolissima realtà calcistica. La Juve femminile ha solo un anno di vita e sta già mietendo successi:  il club bianconero ha investito subito importanti risorse ingenti per prima squadra e giovanili. Ed è arrivato subito lo scudetto, diventando un punto di riferimento per tutto il neonato movimento recentemente passato sotto l'egida della Federcalcio. Così come avviene nel calcio maschile, dunque anche le donne in bianconero hanno iniziato a fare tendenza.

Una rosa da Champions

Il club bianconero ha alzato il target, aggiungendo, proprio per affrontare la Champions, esperienza internazionale ad un gruppo che già forma  – come i colleghi maschi – l'ossatura della nazionale femminile maggiore. Non c'è una stella vera e propria ma per Rita Guarino una rosa competitiva e completa. C'è capitan Sara Gama che guida il gruppo composto, tra le altre, dalle altre compagne italiane Giuliani, Salvai, Boattin, Galli, Cernoia, Rosucci e Bonansea. 

Non solo Italia: il mix – di qualità proprio per la Champions – si è internazionalizzato proprio da quest'anno con l'inserimento di giocatrici dalle qualità internazionali indubbie come il centravanti inglese Aluko, la svedese Ekroth, la polacca Sikora, l’inglese Sanderson.

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