Capello: “Ibra? Alla Juve non sapeva calciare in porta. Ronaldo, Fenomeno da 96 kg”
L'uno aveva i piedi storti. L'altro era fuori peso forma. Fabio Capello, che da qualche è tornato in panchina per allenare i cinesi dello Jiangsu Suning, ne ha per tutti e durante la trasmissione ‘Sky Calcio Club' racconta aneddoti della propria carriera di tecnico. Prima duetta con Allegri e lo pungola su Dybala ("E tu cosa facevi con Del Piero?", la replica di Max), poi ammonisce Di Francesco sul modo di difendere a zona sui calci piazzati, infine concede pillole di curiosità parlando di grandi calciatori avuti alle sue dipendenze. Due in particolare, si tratta di Zlatan Ibrahimovic e del fenomeno Ronaldo ai tempi del Real Madrid.
Quando arrivò alla Juventus non sapeva calciare in porta. Mino Raiola venne e mi disse: ‘guarda che questo è forte, spacca le mani ai portieri', io gli dissi ‘guarda che per il momento ha spaccato solo i vetri delle finestre della palestra' – ha raccontato a Sky -. Poi cominciò ad allenarsi a tirare in porta ogni giorno, provando e riprovando, e ovviamente migliorò come sapete tutti.
Ibra alla Roma ma la Juve arrivò prima
Nel racconto di Capello c'è spazio anche per un curiosità/retroscena di mercato e fa riferimento sempre all'attaccante svedese che oggi indossa la maglia del Manchester United. Ibrahimovic avrebbe potuto giocare nella Roma ma alla fine ebbe la meglio la Juventus.
Lo seguivo già ai tempi della Roma, poi la Juventus lo prese per 16 milioni di euro pagabili in quattro rate. All'Ajax avevano deciso che non sarebbe stato un grande giocatore, gli preferirono Mido, più facile da gestire.
Ronaldo Fenomeno, ‘gordo' e a fine carriera
Capello ha aperto l'album dei ricordi e dalle curve della memoria ha tratto anche i ricordi della sua esperienza alla guida del Real Madrid. Ha avuto la fortuna e l'onore di avere come attaccante il brasiliano Ronaldo, peccato solo che con le merengues la parabola della sua carriera fosse nella fase discendente.
A Madrid c'era il miglior giocatore che io abbia mai allenato, ovvero Ronaldo. Peccato lo presi a fine carriera, quando pesava 96 kg. Gli dissi ‘Ma quando hai vinto i campionati del Mondo nel 2002 quanto pesavi?'. 84, mi disse. ‘Ma vorrai almeno tornare ad 88?' gli risposi. Era un grande comunque.