Calze strappate, pomodori e niente Lamborghini: così Bale tutela i suoi muscoli
Calzettoni bucati nella parte posteriore, divieto assoluto di guidare la Lamborghini così da non stressare il muscolo del polpaccio, attenzione a curare la propria alimentazione consumando in modo particolare pomodori. Tutte prescrizioni che Gareth Bale segue alla lettera per tutelare la propria forma e, soprattutto, combattere la sequenza d'infortuni che lo hanno costretto spesso a star lontano dai campi. I giornali spagnoli ne hanno sottolineato spesso la fragilità, punto debole del gallese costato al Real Madrid un centinaio di milioni e che quest'anno s'è visto all'opera davvero poco: 1289 minuti (coppe comprese) spalmati su 18 partite con una media di circa 70′ a match. Contro il Celta Vigo, travolto 7-1 e dal poker di Cristiano Ronaldo, è tornato sul rettangolo verde dopo ben 47 giorni dalla lesione rimediata al soleo della gamba destra lo scorso 17 gennaio contro lo Sporting Gijon. Un'assenza più lunga del previsto per la ricaduta (un mese e mezzo di stop in più rispetto al previsto) che afflisse il calciatore e, al tempo stesso, scatenò polemiche nei confronti dello staff medico delle merengues.
Collaudo positivo, tutto lascia presagire che Zidane lo impiegherà anche contro la Roma nella gara di ritorno degli ottavi di Champions League. Nell'edizione attuale della massima competizione continentale l'ex Tottenham ha giocato appena 100 minuti (tutti contro lo Shakthar Donetsk), figurando quasi da comparsa sempre a causa dei problemi muscolari che hanno colpito entrambi i polpacci. Addirittura il suo ultimo gol in Coppa risale a due anni fa, a dicembre del 2014 per la precisione, quando andò a segno contro i bulgari del Ludogorets. Poi calò il buio sul campione che, sotto la gestione di Ancelotti, fu uno dei protagonisti assoluti della ‘decima' conquistata nella finalissima contro l'Atletico Madrid.
