Calderon rivela: “Zizou ripiego, Real spiazzato dal no di Mourinho”
Convenienza economica e un gran rifiuto. A svelare il retroscena dell'esonero di Benitez e l'arrivo di Zidane sulla panchina del Real Madrid ci pensa l'ex presidente, Ramon Calderon. Le sue parole generano l'eco della stampa iberica: la prima scelta di Perez era José Mourinho (che lasciò la Casa Blanca nel 2013), l'avrebbe accolto volentieri ancora una volta perché individuato come l'uomo giusto per rimettere un po' d'ordine all'interno dello spogliatoio e tacitare l'ambiente con un manager capace di gestire la comunicazione e il rapporto coi media. Il carisma dello Special One, sia pure appannato dopo l'ultima esperienza deludente a Londra, avrebbe fatto da scudo e da risorsa al tempo stesso per raddrizzare la stagione.
Il no del portoghese ha complicato i piani e indotto la dirigenza a chiamare in prima fila Zizou: scelta rischiosa perché il francese arriva dalla Seconda divisione e tra i big c'è sì stato in panchina ma solo come secondo di Ancelotti. "Era già qui e anche l'unico disponibile in questo momento – ha ammesso Calderon a Sport Breakfast -. E' una situazione molto simile a quella di Gary Neville al Valencia, anche se in questo caso è tutto più difficile perché il Real Madrid non è il Valencia".
Le rivelazioni di Calderon, però, non finiscono qui. L'ex presidente racconta anche un particolare interessante dell'addio di Rafa Benitez: l'effettiva ragione dell'esonero sarebbe solo di tipo economico: "Avendolo licenziato prima del 15 gennaio, il Real gli deve corrispondere solo un anno di stipendio. Se l'avessero fatto dopo il 15 allora lo avrebbero avuto a libro paga per un altro anno ancora". Niente Real, cosa farà adesso Mourinho? Secondo i tabloid lo Special One avrebbe rifiutato la proposta degli spagnoli perché vuole restare in Premier League e in particolare punta ancora alla panchina del Manchester United.