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Calcioscommesse, Ranocchia non si presenta al processo: scatta l’accompagnamento coattivo

All’odierna udienza, il difensore di Inter e Nazionale non si è presentato con una motivazione ritenuta non sufficiente: “indifferibili impegni professionali”. Adesso dovrà presentarsi nolente o volente il prossimo 30 ottobre, prelevato dagli agenti della Questura.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non è proprio un bel momento per Andrea Ranocchia, il centrale difensivo dell'Inter. Da un finale di stagione che lo aveva visto quale protagonista in positivo con l'avvento di Mancini, fino a raggiungere i gradi stabili di capitano nerazzurro, ad una estate torbida, fatta di rumors e gossip di partenze e retrocessione nelle gerarchie con gli acquisti dei vari Murillo e Miranda. Fino alla panchina e ad una fascia di capitano finita sul braccio di Mauro Icardi. E adesso, riecco la piaga del Calcioscommesse nell'inchiesta ‘Last Bet' che aveva coinvolto tra gli altri club anche il Bari in cui Ranocchia aveva militato nei periodi sotto esame. Nulla di grave, nessuna imputazione diretta ma comunque un giocatore coinvolto e per questo (un po' come Antonio Conte) chiamato a dare la propria versione su come andassero le cose nella società pugliese.

Nell'odierna udienza dinanzi al giudice monocratico Domenico Mascolo, proprio Andrea Ranocchia era atteso per testimoniare la sua versione dei fatti anche per provar a chiudere definitivamente una questione che oramai da troppo tempo torna periodicamente a galla. Invece, il difensore di Inter e Nazionale, ha fatto pervenire un telegramma con il quale giustifica la propria assenza per "indifferibili impegni professionali". Una motivazione d'assenza che il giudice ha ritenuto non sufficiente ad evitare al giocatore l'accompagnamento coattivo per la prossima udienza del 30 ottobre.

Per la stessa udienza sarà citato anche Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo del Bari in un procedimento  in cui sono imputate 18 persone, tra le quali gli ex capitani del Bari Francesco Caputo e Jean Francois Gillet, oltre a dirigenti di Bari, Salernitana e Treviso, tutti accusati di concorso in frode sportiva. Andrea Ranocchia dovrà rispondere delle due presunte partite truccate di serie B Bari-Treviso del 10 maggio 2008, finita 0-1 e Salernitana-Bari giocata il 23 maggio 2009, conclusasi 3-2.

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