Calcioscommesse, i dirigenti del Brindisi confessano: 2 partite combinate
Primi interrogatori, e primi colpi di scena nel nuovo scandalo del calcioscommesse che ha visto coinvolte più di 70 persone tra calciatori, dirigenti e presidenti, 13 società di Lega Pro e 4 di Serie D oltre alle ultime Salernitana, Benevento e Ascoli. L'ex presidente del Brindisi Calcio, Antonio Flora e l'attuale dirigente tecnico Vito Morsico in carcere da 2 giorni in seguito alle indagini della Dda di Catanzaro, hanno vuotato il sacco di fronte al gip del tribunale di Bari. Flora avrebbe infatti ammesso le combine in due partite del campionato di Serie D stagionale ovvero Brindisi-San Severo del 30 novembre terminata 2-1, e Pomigliano-Brindisi o-4 del 14 dicembre scorso. Il giudice ha concesso i domiciliari sia Flora padre e figlio, e a Morsico, escludendo per tutti e 3 l'associazione per delinquere con la contestata aggravante mafiosa (non avrebbero alcun rapporto infatti con gli altri associati finiti in manette) ritenendoli responsabili solo del reato di frode sportiva.
Stando a quanto scritto dal giudice del tribunale di Bari: "Antonio Flora, ha dichiarato di aver chiesto a Daleno (Savino, consulente di mercato del Brindisi, ndr) di attivarsi per far vincere la propria squadra". Al contrario il figlio dell'esx presidente avrebbe negato tutte le contestazioni "evidenziando che il padre, non lo informava della gestione calcistica della squadra". L'attuale dirigente del Brindisi Morsico invece, secondo quanto riportato da "La Gazzetta dello Sport" ha rivelato di essere a conoscenza della combine di Brindisi-San Severo, non prendendovi parte al contrario di quanto accaduto nel match con il Pomigliano. In quell'occasione Morsico, su proposta di un giocatore avversario, avrebbe concordato il tutto con il consulente di mercato del Brindisi Savino Daleno che avrebbe consegnato 12mila euro al calciatore stesso.