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Calcioscommesse, 31 rinvii a giudizio: ci sono Signori, Doni e Mauri

L’indagine era partita nel 2011 da un’inchiesta della Procura di Cremona, poi trasferita in Emilia nel 2017 per competenza territoriale: il Gup di Bologna, Zavaglia, ha rinviato a giudizio 31 persone tra cui i 3 ex calciatori.
A cura di Maurizio De Santis
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Gli ex calciatori Beppe Signori, Cristiano Doni, Stefano Mauri e altre 28 persone coinvolte nell'inchiesta sul Calcioscommesse sono stati tutti rinviati a giudizio. E' questa la decisione presa dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Bologna, Francesca Zavaglia, relativamente al filone aperto nel 2011 dalla Procura di Cremona e poi trasferito in Emilia nel 2017 per ragioni di competenza territoriale.

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Sono 31 nel complesso gli imputati che adesso dovranno difendersi in tribunale rispetto alle richieste formulate dal pm Roberto Ceroni e ai reati contestati: ovvero, associazione a delinquere pluriaggravata finalizzata alla frode sportiva. Unica posizione stralciata è stata quella di un commercialista per il quale il gup ha ritenuto opportuno il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto.

Nonostante siano trascorsi quasi 7 anni da quando la Procura di Cremona sollevò il coperchio sulla promiscuità dei traffici indiscriminati intorno al mondo del calcio, la vicenda giudiziaria è appena agli inizi e la matassa da sbrogliare è abbastanza intricata. Servirà ancora del tempo prima di accertare la fondatezza delle accuse e arrivare (finalmente) a una sentenza. Il processo iniziato nel 2011 venne trasferito ad aprile del 2017 in Emilia per questioni di competenza territoriale.

Il 5 aprile scorso, però, il pubblico ministero Roberto Ceroni aveva sollevato un conflitto negativo di competenza sostenendo che il processo doveva invece essere istruito e celebrato a Cremona. Il gup Zavaglia ha spedito tutti gli atti alla Corte di Cassazione per risolvere la controversia ma, nel frattempo, il processo proseguirà a Bologna. In attesa del pronunciamento da parte della Suprema Corte, è stata già fissata la prossima udienza che avverrà il 19 giugno, quando si accenderanno ancora una volta i riflettori su una delle pagine più controverse del calcio italiano.

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