Calciopoli, Giraudo condannato a 1 anno e 8 mesi

Un anno e 8 mesi è la condanna inflitta dalla Corte di appello di Napoli ad Antonio Giraudo nell'ambito del processo con su Calciopoli. "La Corte – ha spiegato il pg Carmine Esposito – ha riconosciuto la sussistenza del reato associativo". Giraudo è stato punito per associazione a delinquere e un unico episodio di frode sportiva relativo alla partita Juve-Udinese (2-1). All’ex amministratore delegato della Juventus in primo grado era stati comminati 3 anni di reclusione. Assolti diversi ex arbitri come Pieri e Dondarini, dirigenti come Tullio Lanese e fischietti in attività come Gianluca Rocchi (già assolto in primo grado). L’accusa aveva chiesto per Giraudo una pena ancora più dura (4 anni) ritenendolo il promotore dell’associazione finalizzata alla frode sportiva insieme a Luciano Moggi. Inoltre, aveva chiesto la condanna anche dei soggetti che nelle sentenze del 14 dicembre 2009 vennero assolti. Due anni fa le condanne furono a 2 anni e 4 mesi per l’ex arbitro Tiziano Pieri e 2 anni ciascuno per l’altro ex arbitro Paolo Dondarini e per l’ex presidente dell’AIA Tullio Lanese. Gli assolti furono l’arbitro Gianluca Rocchi, gli ex arbitri Stefano Cassarà, Marco Gabriele e Domenico Messina e gli ex assistenti Duccio Baglioni, Giuseppe Foschetti ed Alessandro Griselli. In serata è arrivata anche la notizia della decisione legata alla data di inizio del processo d'appello a Luciano Moggi e agli altri condannati nel primo grado ordinario. La prima udienza è stata fissata in calendario per il 24 maggio 2013.

 Le reazioni. "Al di là delle due assoluzioni ottenute, siamo molto delusi e sorpresi dalla decisione odierna. Non ci aspettavamo questo epilogo. Aspettiamo il deposito delle motivazioni della sentenza e certamente ricorreremo in Cassazione". Lo hanno dichiarato i difensori di Antonio Giraudo, l'ex ad della Juve, gli avvocati Massimo Krogh e Michele Galasso commentando la sentenza della Corte di appello di Napoli.

Pieri: "Arbitri parte sana". "Come esce la classe arbitrale da questa vicenda? Vorrei fermare la mente su quello che è stata questa sentenza che ha dimostrato che la parte sana di questo mondo sono gli arbitri. Questa è la vittoria dell'Aia, non la mia, io ho perso comunque nel giorno in cui mi hanno tolto la possibilità di fare ciò che più amavo". Così l'ex arbitro Tiziano Pieri ha commentato alla trasmissione Novanta minuti la sentenza di assoluzione nel processo di Napoli su Calciopoli. "Ho passato anni difficili – ha aggiunto Pieri – ma oggi voglio ringraziare i mie avvocati, anche se dopo la sentenza di assoluzione il primo pensiero è andato alla mia famiglia. Bisogna pensare alle persone, qui si è giocato con il fuoco, con la vita di alcune persone che hanno subito ingiustamente. Ho rinunciato alla prescrizione coordinando questa decisione con i miei avvocati che hanno capito il mio desiderio di andare avanti in questi anni sempre a testa alta anche se non è stato facile".