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Calciopoli bis, Nucini: con l’Inter rapporti intensi già nel 2002

L’ex arbitro Nucini, il ‘cavallo di Troia’ nerazzurro conferma come l’Inter avesse costanti contatti con gli organi federali ben prima del 2006.
A cura di Alessio Pediglieri
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Calciopoli Bis

Doveva essere il grande accusatore di Moggi & co. ma è diventato un ‘boomerang' per l'Inter. Si tratta di Danilo Nucini, il "cavallo di Troia" come lui stesso si definisce nelle deposizioni di Napoli, durante l'inchiesta di Calciopoli Bis.

L'ex arbitro, rivela importanti informazioni sul "sistema Inter", un contro-potere all'asse JuventusMilan che era volto a controllare, spiare e acquisire informazioni per poi utilizzarle al momento opportuno denunciandone l'attività illecita. Come successe nel 2006, scatenando l'oramai famosa "Calciopoli".

Purtroppo, l'ex arbitro, conferma come anche l'Inter nella figura dello scomparso Giacinto Facchetti, avesse ripetuti contatti con gli organi federali e gli stessi tesserati, tra cui lo stesso Nucini a suo tempo arbitro in attività. E ben prima del 2006.

"Ho incontrato Facchetti innumerevoli volte a Bergamo, con un rapporto stretto e confidenziale dall’estate 2002" inizia a raccontare Nucini. "Ho solo fatto in modo che apparisse che io fossi entrato per scoprire i meccanismi che il gruppo aveva messo in atto: questo era il proposito che io e Giacinto Facchetti ci eravamo prefissati per far venire fuori tutta la verità. In pratica, ci scambiavamo continuamente informazioni sia telefonicamente sia da vicino. Ci incontravamo a Bergamo, al Bar Tasso o al bar Balzer o presso l’ufficio di Facchetti, altre volte nell’ufficio del fratello a Milano, ho preso anche una multa per divieto di sosta lì, sono stato anche a casa sua, a Cassano d’Adda. Avevo tutti i suoi numeri e qualche volta ci siamo incontrati presso il parcheggio della Malpensata e dello stadio di Bergamo. Incontri avvenuti nella Jaguar blu di Facchetti in maniera riservatissima. In pratica Facchetti mi propose, e io fui d’accordo, di diventare una sorta di “cavallo di Troia”, acquistare fiducia da parte del sistema Moggi/De Santis per acquisire informazioni su come venivano condizionati i risultati. Così sono diventato amico di De Santis".

"Facchetti mi rassicurò e mi fece fare un giro di colloqui di lavoro presso alcune banche, perché non avessi paura di una mia fuoriuscita dal mondo arbitrale".

Tutti elementi validi per scardinare la difesa degli "onesti" interisti vittime del sistema deviato di Moggi  & co.

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