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Calciopoli bis, chiusa la fase dell’istruttoria dibattimentale

Si riparte il prossimo 3 maggio: nuove intercettazioni acquisite, respinti i tabulati delle schede telefoniche segrete.
A cura di Alessio Pediglieri
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La prima fase della seconda Calciopoli ha vissuto il suo ultimo atto. Adesso una pausa e poi si vedrà dove questo dibattimento andrà a parare. In gioco, si sa, ci sono scudetti, radiazioni, onori sportivi e tanto altro, non ultimo le schermaglie tra i singoli con reciproche accuse e contraccuse e tra le società, in primis Juventus e Inter.
L'istruttoria dibattimentale s’è chiusa ieri, martedì 19 aprile, in una giornata spesa, soprattutto in un lunghissima camera di consiglio, tre ore circa servite per decidere su una serie di richieste di acquisizione avanzate da procura, difesa e parti civili.

Si riparte così il 3 maggio prossimo, data dell’inizio della requisitoria dei dei pm Narducci e Capuano. Ieri, la Calciopoli Bis è tornata nell’aula 216 per una seduta interlocutoria, che è cominciata alle dieci e finita poco oltre le quattordici. In camera di consiglio è stato deciso di acquisire – su richiesta dei pubblici ministeri – alcuni documenti, come le sentenze di primo e secondo grado del processo Gea (svoltosi a Roma) che vede tra gli imputati l'ex dg della Juventus Luciano Moggi. Accolta anche la richiesta della difesa dell'ex designatore Pierluigi Pairetto di acquisire alcune telefonate intercettate all'epoca delle indagini e ritenute significative dai legali, al contrario delle indicazioni riportate nei brogliacci redatti dagli investigatori.
Respinta l'istanza dei pm relativa a un lavoro fatto sui tabulati delle schede telefoniche segrete che, secondo l'accusa, Moggi avrebbe fornito ad arbitri e designatori.

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