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Calciomercato Psg, Ibrahimovic: “Tornare in Italia? Fra tre mesi vediamo”

Lo svedese, a segno nella vittoria di Champions League contro il Chelsea, lascia aperte le porte anche ad un possibile ritorno in Serie A. Tutto a decidere, lo si farà a giugno. Ora la concentrazione è rivolta soprattutto all’Europa: “Se restiamo concentrati, a Londra passiamo noi”
A cura di Alessio Pediglieri
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Fresco della vittoria in Champions League contro il Chelsea per 2-1, gara in cui ha anche segnato, Zlatan Ibrahimovic nel dopo partita ha risposto in modo sibillino anche a domande di calciomercato. Lasciando qualsiasi porta aperta, ad ogni eventualità. Anche quella i ritornare eventualmente in Italia dopo aver vestito le maglie di Juventus, Inter e Milan. Un'idea che però dovrà fare i conti con il volere del club parigino determinato a far rispettare tutti i contratti dei propri giocatori e alle avance di mercato che ha anche Edinson Cavani, partner d'attacco di Ibracadabra.

Proprio il Matador potrebbe decidere gran parte del prossimo destino di Zlatan Ibrahimovic. Più della vittoria (l'ennesima) in Ligue1 del Psg o la conquista (sarebbe una prima assoluta) della Champions League. Infatti, se Edinson Cavani partisse a fine stagione a quel punto il club transalpino punterebbe ancora una volta sullo svedese, affidandogli ancor più le chiavi dell'attacco. Impensabile che in una sola sessione di mercato il Psg si privi dei due attaccanti titolari. E la pressione sul Matador c'è: anche la Juventus è interessata e potrebbe valutarla come alternativa reale nel momento in cui perdesse Morata di rientro al Real Madrid.

Il diretto interessato ovviamente non risponde alle provocazioni. Zlatan Ibrahimovic dopo la conquista del primo round degli ottavi di Champions League contro il Chelsea per 2-1, è soddisfatto di sè e della sua squadra. E sul futuro resta misterioso: Psg o non Psg? A giugno si vedrà: "E' stata una bella partita, abbiamo vinto. Se giochiamo come oggi possiamo gestire il vantaggio a Londra e pensare di passare ai quarti di finale. La punizione del gol era mia, spettava a me non avevo dubbi, volevo calciarla. Alla fine però è andata bene ed è quello che conta. Tornare in Italia? Mi mancano tre mesi qui, penso al Psg, poi si vedrà".

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