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Calciomercato, Pedro rinnova con il Barcellona fino al 2019

Sfuma un altro possibile colpo di mercato per l’Inter, con il duttile esterno offensivo che si è legato al Barcellona per altre 3 stagioni. Clausola rescissoria di 150 milioni.
A cura di Marco Beltrami
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Quando ormai manca pochissimo all'ultimo e più prestigioso appuntamento stagionale, ovvero la finale di Champions League,  contro la Juve il Barcellona ha blindato un'altra delle sue pedine. Dopo Jordi Alba, anche Pedro Rodriguez ha raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto con il club catalano. Attraverso il proprio sito ufficiale la società azulgrana che ha già messo in bacheca scudetto e Coppa del Re e punta al triplete, ha ufficializzato il prolungamento del duttile esterno offensivo che si è legato al Barça fino al 30 giugno 2019. Questa la nota divulgata dalla società, anche via Twitter: "Il suo attuale contratto sarebbe terminato il 30 giugno del 2016. La sua clausola di rescissione rimane di 150 milioni di euro. Il nuovo contratto sarà firmato nei prossimi giorni". Secondo la stampa spagnola, grande merito dell'accordo sarebbe da attribuire a Luis Enrique che ha convinto Pedro a rimanere alla corte blaugrana.

Pedro resta al Barcellona. Addio Inter. In stagione il classe '87 ha collezionato 49 presenze con 11 gol e 8 assist partendo spesso e volentieri dalla panchina. Una situazione che aveva spinto il giocatore a prendere in esame anche la possibilità di un addio, con la prospettiva di giocare con maggiore continuità. Il tecnico del Barcellona però ha ribadito l'importanza di poter contare su un giocatore duttile ed esperto come Pedro negli schemi del suo super Barcellona, convincendo lo stesso a rimanere in Catalogna. Niente da fare dunque per le tante pretendenti che in questi mesi avevano provato a contattare lo stesso Pedro, sperando di strappare il sì per un eventuale trasferimento. Tra questi anche i club italiani come il Napoli e soprattutto l'Inter che sarà costretta dunque a virare su un altro obiettivo dopo aver già incassato anche il no di Dybala prima e Yaya Touré poi.

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