Calciomercato, otto talenti sul taccuino della Juventus (foto/video)

Il calciomercato non si ferma mai. In particolare quello della Juventus, che continua a mettere nel proprio mirino soprattutto i talenti emergenti del calcio italiano, europeo o mondiale. Del resto, si deve fare di necessità virtù: soldi per i top player, in Italia, non può permetterseli nessuno. L'unica strada per costruire una squadra di successo è quella di puntare su giovani dal futuro assicurato, che possano garantire risultati, qualità e perché no anche pesanti plusvalenze. La Juventus percorre questa pista già da qualche anno: Paul Pogba e Kingsley Coman sono gli esempi più chiari di questa nuova filosofia bianconera. Il taccuino della Juventus si aggiorna di continuo con i nomi dei talenti seguiti, e qualcuno di loro potrebbe già arrivare a gennaio. Ecco dunque gli otto nomi sul taccuino bianconero.
Gli italiani: Baselli, Zappacosta, Serafino e Soriano
Generazione di fenomeni made in Bergamo: Daniele Baselli è già punto fisso della Nazionale italiana Under-21, dopo che l'Atalanta era andato a pescarlo nel 2013 nelle fila del Cittadella; Davide Zappacosta è invece approdato quest'anno all'Atalanta, dopo che gli orobici se lo erano aggiudicato in comproprietà nel 2011 girandolo all'Avellino. Dopo tre anni in Irpinia, il giocatore quest'anno è andato all'Atalanta, pur rimanendo in comproprietà con i biancoverdi. Ed anche in massima serie sta facendo benissimo: su di lui c'era la Juventus già lo scorso anno, poi non si è fatto più nulla. Il terzo nome made in Italy gioca invece dall'altra parte del mondo: si tratta di Francesco Serafino, calabrese di 16 anni, che però dall'età di dodici vive in Argentina, dopo che il padre vi è trasferito per lavoro. Seguito da mezza Italia, tra cui Roma e Napoli, il ragazzino del Boca Juniors potrebbe approdare già a gennaio in prestito con diritto di riscatto. Magari alla corte di Allegri. Infine, c'è Roberto Soriano: classe 1991, in forza alla Sampdoria dal 2009, ha già collezionato 76 presenze e marcato sei reti in maglia blucerchiata. Il centrocampista è molto richiesto per la sua duttilità a centrocampo: può giocare infatti come interno, trequartista e perfino davanti alla difesa. Una caratteristica che potrebbe far molto comodo ai bianconeri.
Gli europei: Ødegaard e Gaudino
Martin Ødegaard è considerato l'astro nascente non solo del calcio norvegese, ma anche dell'intero calcio europeo: classe 1988, gioca ormai titolare nel suo Strømsgodset nella Tippeligaen, il massimo campionato della Norvegia. Diciassette presenze e tre reti finora, con la squadra che è terza in classifica: una posizione che varrebbe la qualificazione alla prossima UEFA Europa League. Il biondino ha anche fatto il suo esordio in Nazionale maggiore il 27 agosto a Stavanger contro gli Emirati Arabi Uniti, ad appena 15 anni e 253 giorni. Insomma, uno che sa il fatto suo. Lo seguono in tanti, soprattutto i club inglesi: quel che è certo è che di lui si sentirà parlare ancora tanto nei prossimi anni. L'altro europeo sotto osservazione è un bavarese di origine napoletana: Gianluca Gaudino, figlio di quel Maurizio che segnò un gol nella finale di Coppa UEFA 1988/1989 con la maglia dello Stoccarda e proprio contro il Napoli. Non bastò, il Napoli vinse 2-1 e si aggiudicò poi la coppa pareggiando 3-3 a Stoccarda, ma tutti a Napoli ricordano il "brivido" di quel momentaneo 0-1 firmato da Gaudino. Gianluca, classe 1996, è dunque figlio d'arte: promosso quest'anno in prima squadra da Pep Guardiola, dopo aver impressionato il tecnico spagnolo, ha già collezionato quattro presenze tra Bundesliga, Supercoppa e Coppa di Germania, è in attesa solo di esordire in Champions League, e forse il momento arriverà contro il CSKA Mosca, per non dargli troppa pressione nel match contro la Roma.
I sudamericani: Mendez e Pochettino
Il duo sudamericano è composto invece da Tomas Pochettino del Boca Juniors e Kevin Mendez del Peñarol. Il primo, argentino, è quello di cui in Sudamerica si parla di più: accostato fisicamente a Vidal, è una mezzala dal gol facile e dal fisico imponente. A gennaio i giornali argentini lo danno già alla Juventus, che lo girerebbe in prestito al Sassuolo: ma il tutto sarebbe legato al passaporto comunitario, di cui al momento è sprovvisto. Diverso il discorso riguardante Mendez: l'uruguaiano, talento indiscusso della nazionale giovanile del piccolo paese sudamericano, somiglia di più a Tevez sotto il punto di vista del gioco. Inserito in prima squadra solo quest'anno, l'attaccante classe 1996 ha impressionato al Mondiale Under-17 con sei reti in tredici partite, più tanti assist per i compagni. Promosso nella Nazionale Under-20, adesso cerca solo un club che gli dia la possibilità di giocare con continuità, magari in Italia dove lo seguono già Roma e Fiorentina, oltre naturalmente alla Juventus.